La costruzione originale risale al 1146, poi fu succesivamente modificata nel corso dei secoli. Cambiò molte volte padrone e vide l'aggiunta di ulteriori strutture oltre quella originale. Inizialmente proprietà dei Conti di Gorizia, alla morte di Leopoldo (ultimo conte), nel 1500, il castello passò a Massimiliano d'Asburgo. Otto anni più tardi cadde nelle mani della Repubblica di Venezia, che lasciò una traccia visibile ancora oggi, nonostante la brevissima dominazione: il leone marciano sopra l'ingresso.
Sebbene io ci sia stata varie volte, ritorno sempre con piacere in questo castello perchè, ogni volta, vengo avvolta da una romantica atmosfera, è tutto molto ben conservato e mi dà l'impressione di essere improvvisamente catapultata nel medioevo, quando nei corridoi si sentivano fruscii di metri e metri di tessuti pregiati scivolare lentamente sul pavimento. Vedendo i quadri appesi, mi immagino le dame di corte che ricamano sulle panchine vicino alle finestre illuminate dalla sola luce del giorno.
Appena varcata la soglia del castello, si vedono le mura interne tutte ricoperte d'edera, negli antri delle torri sono ancora conservate le pietre sferiche per le catapulte, anch'esse pervenute ai giorni nostri in ottimo stato e situate nel giardino laterale.
Cortile con pozzo all'interno delle mura |
Al primo piano invece è situata la sala della musica dove venivano svolte le feste e i banchetti.
Abbiamo potuto ammirare anche una mostra di strumenti musicali riprodotti secondo il disegno originale medievale.
Riproduzione di Pochette da disegno originale |
Sono esposti strumenti a corda come viole, chitarrone, kankel, pochette, chitarre barocche, ribeche, arpe gotiche,vielle, liuti, cetere e salteri da penna. Qualche strumento a percussione come tamburi bipelle, naccarini, tamburelli e strumenti a fiato come flauti da tamburo e flauti doppi.
All'interno delle sale ai piani superiori ci sono ancora bauli del '500 perfettamente conservati.
Una particolarità interessante è che il castello, nel XVIII, venne adibito a caserma e carcere, ampliato con bastioni, muraglioni e polveriere e la costruzione di quest'ultimi venne supervisionata dal famoso astronomo, fisico e matematico Edmond Halley, noto per aver predetto il ritorno dell'omonima cometa al suo perielio, ovvero il punto di minima distanza di un corpo celeste dalla stella Sole.
Dai muraglioni si può godere di una splendida vista che si estende sino alla Slovenia.
Se capitate nei pressi di Gorizia fatevi un giretto al castello e se avete ancora tempo, nella via sottostante, c'è il museo della Grande Guerra e quello della Moda e delle Arti Applicate con abiti, borse, ombrellini, cappelli, calzature e suppellettili perfettamente conservati risalenti alla Belle Epoque, periodo che va da fine '800 sino all'inizio della prima Guerra Mondiale.
By Moddy
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