Mi sento come se non appartenessi a questa generazione, mi sento un'aliena osservando i miei coetanei. O forse mi sento così perchè ho avuto degli esempi in famiglia che hanno fatto crescere in me degli ideali che cozzano un po' con la consuetudine odierna.
Anno dopo anno vengo a sapere che molti miei compagni di classe hanno avuto figli, o voluti o capitati per caso (anche se a parer mio certe cose non possono "capitare per caso"), in procinto di sposarsi ma poi lasciati, rimessi insieme, lasciati di nuovo, conviventi a periodi o permanenti, ed altre situazioni strane...
Nessuno ha più la volontà di prendersi la responsabilità delle proprie azioni e portare avanti una storia con delle fondamenta salde. Tutto capita per caso.
Ma quello che mi spaventa di più è che al giorno d'oggi la gente si frequenta per "non rimanere da sola". Capirei se a parlare fossero sessantenni, vedovi con un bisogno di condividere le proprie esperienze con un'altra persona e passare gli ultimi anni della propria vita in serenità e compagnia.
Purtroppo a parlare così sono spesso uomini e donne molto giovani, anche ventenni. Se a vent'anni si accontentano di stare con una persona che considerano: "si dai non è male, non è granchè ma mi ci trovo bene", figurati quando avranno cinquant'anni... Infatti poi subentra la frustrazione, l'insoddisfazione, la difficoltà di sopportare una persona che fin da subito era "si dai non è male".
Poi si sposano perchè i parenti fanno pressing, fanno figli, scoppiano perchè "troppo faticoso" e poi divorziano.
Ma l'amore vero, quello esplosivo, quello che ti fa sentire le farfalle nello stomaco, quello esagerato, non si vuole più? Perchè nessuno ha più il coraggio di provarlo? Perchè nessuno ha più il coraggio di buttarsi a capofitto in un sentimento così forte ma allo stesso tempo soddisfacente e sconvolgente? Perchè tutti si adagiano nella mediocrità? Nel "si dai non è male".....
Vedo poche coppie nate da un amore travolgente, vedo poche coppie affiatate e complici. Noto con tristezza, il più delle volte, coppie che sembrano essere costrette a stare insieme da non so che strana ed invisibile forza costrittiva. Ma per quale motivo mi domando? Già la vita è relativamente difficile, perchè complicarsela ulteriormente stando con una persona che fondamentalmente non ci convince più di tanto?!?
Navigando per i notiziari web ho letto che il trend tra i giovani è rimbambirsi davanti facebook e altri social network anche per una decina di ore, ma non solo per giocare e curiosare morbosamente nelle vite altrui, ma proprio per tessere delle relazioni esclusivamente virtuali. Cosa sta succedendo?
Forse non c'è più una valida educazione ai sentimenti, dovrebbe essere impartita dai genitori, ma il più delle volte sono loro stessi ad avere situazioni sentimentali alquanto complicate.
Molto tempo fa mi trovavo a viaggiare su un treno regionale completamente deserto, dall'altra parte c'era una ragazza molto giovane che parlava al telefono, non ho potuto non ascoltare. Stava parlando con la madre. Da quel che ho potuto capire, quest'ultima stava iniziando una nuova relazione. Da come reagiva la ragazza sembrava che la madre le chiedesse non solo il permesso ma anche qualche consiglio su come gestire in famiglia questa nuova situazione. La figlia mi sembrava alquanto in difficoltà.
Ora mi chiedo: ma certe cose non dovrebbero esulare dalla responsabilità dei figli? Non ci dovrebbe essere una sorta di etica morale anche tra genitori e figli? C'è stato uno scambio di ruoli? E soprattutto, se non si è capaci di gestire responsabilmente e con maturità la propria vita perchè si fanno figli con ogni nuovo partner?!? Come se fosse un obbligo!
Vedo sempre più persone con problemi comportamentali e manie di protagonismo, tantissimi giovani con gravi complessi di inferiorità e sindromi d'abbandono, che non appena ricevono delle attenzioni si trasformano in stalker.
Un'altra notizia mi ha fatto raggelare il sangue, ovviamente made in USA: per le coppie che ricorrono alla fecondazione in vitro è possibile scegliere il sesso del nascituro; chi invece richiede l'utero in affitto può, come al supermercato, consultare una specie di catalogo dei donatori e scegliere le caratteristiche che sono più consone alla coppia, come etnia, caratteristiche fisiche, cultura e sesso.
Non so quanto di sano ci possa essere in questa scelta.
Tra cent'anni finiremo ad essere tutti simili "grazie" alle gravidanze tramite catalogo e alla chirurgia plastica. Little bit spooky...
By Moddy (preoccupata)