Eh si... sono tornata da un weekend incredibilmente rilassante! Avevo bisogno di staccare il cervello!
L'ho staccato in un b&b immerso nel verde, in camera avevamo il caminetto; dormivo con il piede fuori dal piumone e la finestrella aperta... di tanto in tanto si sentiva lo scoppiettio del legno a contatto con il fuoco..
In questi giorni di relax il mio cervello non ha smesso di eseguire dei voli pindarici alquanto articolati; questi pensieri sono scaturiti anche da quello che stò studiando in questi giorni. Ovvero i cliché sul sesso e sui generi sessuali esistenti dalla notte dei tempi, e sfociati nelle campagne pubblicitarie dei giorni nostri.
Da un bel pò che mi chiedo come mai, nel 2012, persone giovani e relativamente (sottolineo "relativamente") acculturate abbiano ancora dei pregiudizi e delle difficoltà ad affrontare discorsi sul sesso, non riescono a parlarne senza mettersi a ridere imbarazzati o a cominciare a fare battute poco edificanti condite con della facile ironia. Capisco se vivessimo agli inizi dell'800, ma siamo entrati nell'era dell'acquario. Nel 2012. E non è più tempo di facile ironia.
Prendendo spunto dalle chiaccherate con le mie amiche e in generale da quello che vedo con i miei stessi occhi, noto con orrore che le solite classificazioni di genere esistono ancora, ma sono persino gravemente ben radicate nella testa dei miei coetanei.
E soprattutto mi salta la mosca al naso quando vedo che quei gran simpaticoni dei pubblicitari ideano, ribadisco nel 2012, degli spot alquanti grotteschi e anacronistici.
Pubblicità dei cibi pronti surgelati: solita figura della madre con il grembiule che sta in cucina ed è ben felice di farsi relegare esclusivamente tra i fornelli.
Ma chi l'ha detto?!? Conosco uomini che cucinano al posto delle donne e non per questo si creano delle strane correnti ascensionali tali da scatenare la fine del mondo. E soprattutto quel tipo di spot andava di moda nel dopoguerra, e con "dopoguerra" intendo la seconda guerra mondiale (1939-1945). E non nell'era dell'acquario, ribadisco, NEL 2012.
Prendiamo un semplicissimo esempio: una donna, un uomo, entrambi single, maggiorenni e vaccinati.
La donna, se si diverte e vive la sessualità in maniera libera e normale, sempre con lealtà e schiettezza, è una troia. L'uomo che si diverte con presunzione, trattando la donna come un essere inferiore, con un modo di fare palesemente retrogrado, invece è un figo. Cari miei (mi rivolgo agli esseri umani in generali senza distinzione di sesso) le troie sono altre, ovvero quelle che si reputano timorate di Dio, con il loro faccino da santa, sposate, o fidanzate, ma alla fine sono delle frustrate perchè si accontentano del primo che capita per non rimanere sole, e appena ne hanno la possibilità si concedono allegramente in giro. I fighi sono altri, cioè uomini che non hanno nessun problema ad esporre i propri sentimenti, leali, e che non ragionano con la mentalità ferma a cent'anni fa.
Il vero problema è l'ipocrisia. Di far finta di essere qualcosa che in realtà non si è, solo per paura di risultare "blasfemi" e di finire all'inferno, o semplicemente per mantenere una certa facciata. Ma il vero essere prima o poi viene fuori.
Quello che mi indispone è l'ipocrisia delle categorizzazioni stigmatizzanti, imposte dalla società. Penso di aver la fortuna di vivere in un paese, almeno a parole, libero e civile. Dunque non posso sopportare più questo tipo di discorsi.
Al giorno d'oggi capita che la donna lavori, l'uomo faccia il bucato, la donna si laurei, l'uomo cambi pannolini, la donna faccia l'astronauta, l'uomo si diletti nei lavori a maglia (si esistono). Esistono gli omosessuali, e non è una malattia come tanta gente idiota e razzista pensa. Esistono donne che decidono di dedicarsi alla carriera e non alla famiglia. Esistono uomini casalinghi. Esiste la libertà di parola.
Dunque, voi che credete nei vecchi cliché, che credete nella stupida classificazione dei generi, che fate del sesso un tabù, che siete grottescamente e falsamente bigotti, non siete fighi, ma solo degli sfigati repressi.
I vostri pregiudizi, per cortesia, metteteveli nel culo.
By Moddy
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