Lunedì, al corso di cucina, la parola d'ordine era: Cipolla.
Questa pianta erbacea non attira le simpatie di tutti, fa piangere e "dona" all'alito un odore pestilenziale, non propriamente adatto alle relazioni sociali. Ma dopotutto le cipolle sono indispensabili!
Lo chef ci ha illustrato le differenze tra quelle bianche, gialle, novelle e rosse di Tropea. Le abbiamo impiegate in varie preparazioni ma, in particolare, mi hanno stregato due piatti, che si sono prepotentemente introdotti per sempre nella mia personale classifica "Comfort Food"!
Soupe à l'oignon (Zuppa di cipolle)
In tv l'avevo vista preparare mille volte, in quelle trasmissioni che ti illustrano i cibi di tutto il mondo. Ma se non ricordo male la faceva anche Julia Child, un po' fissatella con la cucina francese.
Finalmente il mio giorno arrivò! Non pensavo che una zuppa composta di sole cipolle bianche potesse avere così tanto sapore!E' un piatto prettamente invernale anche perchè va gratinato in forno ed è un po' sostanzioso, ci va molto burro; i francesi non riescono a cucinare senza la panna ed il burro! La immagino perfetta per quelle cene tra parenti, come a Natale! Ti
servono pochi ingredienti, che sono anche economici, e fai un figurone!
Detto a parole non sembra ma la cipolla, in cottura, perde tutto il suo particolare gusto deciso e un po' fastidioso all'odorato, e rimane solo il tono dolce, che unito al gusto morbido del formaggio e al tono rassicurante del pane abbrustolito forma una sinfonia che dedichiamo alle nostre papille gustative.
Gli ingredienti sono:
- 1 kg di cipolle bianche
- 200 gr. di burro
- 1 litro di brodo di verdure
- 100 gr di farina
- qualche fettina sottile di fontina
- qualche cucchiaio di grana grattugiato
- un paio di fette di pane abbrustolito per ogni commensale
La preparazione:
Tagliate a julienne la cipolla e fatela appassire con il burro in una pentola capiente. Quando diventerà morbidissima e leggermente imbiondita aggiungete il brodo e la farina, mescolate fino a quando si saranno sciolti tutti i grumi della farina. Ora si passa alla gratinatura: ponete la zuppa in ciotole di coccio, oppure in recipienti adatti alla cottura in forno. In superficie posizionate il pane, qualche fettina di fontina ed una spolverata generosa di grana. Si lascia gratinare a 180° per 20 minuti, fino a che si formerà una golosa crosticina di formaggio in superficie, che custodisce la delicata zuppa sottostante.
Marmellata di cipolle
Per questa preparazione si usano sempre e solo le bellissime e gustosissime cipolle rosse di Tropea. A fine cottura ha un colore incantevole, un bel viola trasparente. E' ottima come accompagnamento di formaggi stagionati, ma anche insieme ad un piatto di selvaggina, sempre se avete il palato abituato a gusti un po' particolari. Io pensavo avesse il gusto simile alla mostarda di frutta, ma mi sbagliavo. In cotture così lunghe, come dicevo poc'anzi, della cipolla rimane solo il suo tono dolce. Una signora, mia compagna di corso, mi diceva: "Sembra sia marmellata ricavata da qualche frutto strano, poi quando vieni a sapere che è cipolla ci rimani di stucco".
Gli ingredienti sono:
- 1 kg di cipolle rosse di Tropea
- 600 gr di zucchero bianco
- 3 mele gialle
- 1 buccia di un limone
- succo di 1 limone
La preparazione:
E' semplicissima! Tagliare a julienne le cipolle e farle stufare in una pentola capiente con lo zucchero, le mele tagliate a dadini (servono per ricavarne la pectina, ovvero un gelificante naturale), il succo di limone e la sua buccia grattugiata (solo la parte gialla). Cuocetela, mescolando frequentemente per almeno un'ora.
Ve la consiglio sopra un crostino di pane spalmato di gorgonzola morbido!!!!
By Moddy