mercoledì 16 maggio 2012

This must be it!

Sono giorni ripieni, si ripieni, come un cannolo alla crema chantilly con troppa crema.
Come un tortellino stracolmo di farcia che scoppia in bollitura. Ripieni di emozioni, di notizie buone, di notizie cattive, di odori.
Anche il mio cervello è ripieno, di troppi pensieri, parola dopo parola diventa sempre più ripieno. Si blocca tutto e l'unica cosa che puoi fare è lasciar fluire il ripieno. Per farcire altre idee, per distribuire il tutto più diligentemente. Ma la diligenza non è da me, non ho mai gradito la razionalità, il dovere, la regola, ma ad un certo punto ti rendi conto che la razionalità ti serve come la farina serve all'impasto di un buon pane fragrante.
Senza farina non fai niente.
Ultimamente la razionalità mi mancava, o forse mi è sempre mancata?
Ma ti devi dare delle regole per poterti permettere di fare variazioni sul tema, di avere la licenza di fare ciò che veramente vuoi fare, di dare sfogo alla tua fantasia, la razionalità serve.
Serve.
Ho sempre gradito in realtà le variazioni sul tema, quella leggera pazzia, l'anticonformismo, il ghirigoro sopra un testo rigido e serio. Ma per avere questo mi serve la regola di base.
Non mi piace essere come gli altri, odio la gente senza personalità, odio la normalità. Odio la moda dettata da altri che altri seguono diligentemente perchè hanno paura di osare, di essere giudicati, di apparire matti, di rischiare di non essere capiti o addiritura di essere esclusi. Come tante pecore.

Lunedì ho iniziato a darmi delle regole anche in cucina. Fino ad ora andavo avanti per tentativi, che il più delle volte andavano a buon fine. Poi stufa dei tentativi fortuiti ho deciso di seguire un corso. Tecniche base di cucina.
Comincio dalle basi perchè non mi piace fare la spocchiosa.
E così inizi a sentire, a piene narici, che odore ha il lievito madre, l'impasto della pizza ed il pane alle fragole.
Assaggi una pizza cotta in due momenti, e ti si apre un mondo di gusto.
Estasi sensoriale per me! 
Le regole servono, c'è poco da fare. La rigida regola, soprattutto in cucina, serve a capire molto, a renderti più consapevole.
In giro se ne vedono di cuochi improvvisati che fanno trasmissioni qua e la, blog qua e la, senza aver mai fatto un misero corso di cucina. Tutti cucinano e tutti dicono "vado a caso che mi riesce bene". Si ok bravo.
Ma non è da me. Proprio perchè non mi piace essere come gli altri.



By Moddy

1 commento:

  1. Ma come se un buon odore mi arrivi...
    E neanche a me piace essere come gli altri!

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