lunedì 20 agosto 2012

Aria fresca dalla finestra....

Ero seduta sul quel divano sontuoso e vellutato al tatto. I miei piedi nudi erano appoggiati sul tappeto di pelliccia, sotto di esso travi di legno trasformate dal passare di centinaia di anni, secche e decorate da minuscoli forellini. Dalla finestra entrava un'aria strana ma confortante, fresca, profumata di fiori, di erba appena tagliata e di sterco di vacche che pascolavano pigramente sulla collina. Il sole mi accarezzava la guancia, mentre leggevo distrattamente un libro.
Ero sola, non c'era nemmeno Gaia a tenermi compagnia, con l'umido del suo tartufo sul mio piede e il rumore della sua coda contro il tavolino del salotto.
Nel momento in cui il mio inconscio prese il sopravvento sulla razionalità, percepii quella sensazione. Il mio piede sentì la trave deformarsi sotto il peso di una presenza che alla vista non c'era. Alzai gli occhi che guardarono il vuoto, l'aria continuava ad esser fresca e a profumare di sterco.
Poi la porta della stanza da letto si aprì, forzata dalla mano di una presenza che alla vista non c'era. Rimasi immobile, senza nessun impulso, senza nessuna idea, senza nessun pensiero.
Quando ripresi il mio raziocinio cercai di capire se avessi le traveggole o se il mio piede e i miei occhi funzionassero ancora bene.
Non era il primo strano episodio a cui assistevo, ogni giorno cerco di analizzare se sia una fortuna o una disgrazia, mi chiedo se io debba lasciare le porte del mio inconscio completamente aperte e non continuare a socchiuderle di tanto in tanto...
Che cosa me ne faccio di queste sensazioni? Forse sono solo innocue visite di chi ancora non ha avuto il coraggio di andarsene definitivamente, di chi ancora non ha risolto completamente la vita terrena.


By Moddy




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