Definizione del dizionario Devoto-Oli: "Malanimo provocato dalla constatazione dell'altrui prosperità".
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Rappresentazione dell'invidia secondo Giotto |
Gli psicologi identificano due tipi d'invidia: malevola o benevola.
L'invidia benevola ha un aspetto positivo: spinge l'individuo a migliorarsi perché ritiene di poter ottenere un successo fino a quel momento insperato, semplicemente volendo copiare quello di un'altra persona.
Più facile a dirsi che a farsi!
Per quanto volenterosi, il confronto con il prossimo ci costringe quasi sempre ad affrontare i nostri limiti e le nostre frustrazioni, così tendiamo a trovare mille giustificazioni per i nostri fallimenti e a provare amarezza per i progressi altrui.
L'invidia malevola d'altronde può essere veramente devastante, sia per chi la prova, sia per chi la subisce, può indurre le persone a compiere gli atti più crudeli senza il benchè minimo ripensamento, non si viene accusati perchè non esiste alcun motivo fondato per un comportamento tanto cattivo.
Quasi mai la si riconosce come tale e proprio qua sta il problema, non vogliamo ammettere di sentire un'emozione così negativa.
Se invece volessimo analizzarla, probabilmente la nostra razionalità prevarrebbe e constateremmo che colui che è invidiato da noi ha invece difficoltà in altri ambiti della vita, vale a dire: tutti siamo sottoposti, spesso, alla fatica di voler vincere sfide impegnative.
La dottrina Buddhista definisce Mudita la capacità di sentire partecipazione sincera per la buona sorte di un altro.
Sarebbe bello riuscire a praticare ogni tanto un po' di Mudita!
By Moddy
Ciaon Moddy personalmente penso che l'invidia è il sentimento più negativo che ci possa essere e penso anche che quella positiva non esiste
RispondiEliminaCiau Mariangela! Concordo con te sul fatto che sia una brutta bestia, ho potuto osservare che l'invidia faccia fare alle persone le cose più grette e basse. Concordo con te anche sul fatto che quella positiva non esista ma ho voluto riportare lo stesso il parere di chi studia la mente umana. Forse l'uomo non è ancora abbastanza evoluto per contrastare queste becere pulsioni.
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