lunedì 20 febbraio 2012

Venezia.. Venice.. Venise.. Venidig.. Venecia.. Venecija

In pigiama, quello con le teiere verdi per la precisazione, con i piedi gonfi, l'alito che sa di agnello korma e naan all'aglio presi in un take away indiano a Mestre. Tornando a casa, nonostante il treno fosse pieno, mi sono addormentata... ed ecco comparire nel sonno qualche flash-back del weekend.
Sono arrivata a Mestre sabato, in visita ad una cara amica. Appoggiamo i miei bagagli e ci travestiamo: lei diavolessa, io Frida Kahlo.
Inizia la nostra avventura nei bus mestrini, Dio mio quanto guidano male! Ma dopotutto chiunque guiderebbe male se dovesse attraversare quel maledetto Ponte della Libertà che collega Venezia a Mestre, tutto il giorno, su e giù, con migliaia di passeggeri turisti misto autoctoni sul mezzo.
Senza pensarci su due volte, attraverso stradine nascoste ed antiturista, ci dirigiamo verso i campi studenteschi. San Polo e Campo Santa Margherita. Spinte dal perenne umido veneziano, ma anche dall'invitante odore, ci abbandoniamo al Vin Brulè. Il primo lo abbiamo preso in una bancarella di prodotti toscani dotata anche di strillone, una signora sulla sessantina, che urlava energicamente ai passanti, con il tipico accento caratterizzato dall'h aspirata. Poi fermandomi un secondo mi sono chiesta: "Vin Brulè venduto in una bancarella di prodotti toscani a Venezia... ma non era di origini alpine? Mah. Ormai tutto il mondo è paese".
Essendo io a stomaco vuoto, quel poco di alcool rimasto nel Brulè mi va subito alla testa. Così, in un lampo di genio, la mia compagna di bagordi si ricorda de "I Rusteghi". Enoteca situata a due passi dal Rialto in un piccolo campiello chiuso, oltre un portego. Panino con la soppressa veneta e Chianti. Si di nuovo vino, ma non ho potuto resistere!

Rusticità ruspante

Le facce ebbre del benessere, dopo un Chianti.

Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderòn

Questa osteria dovrebbe essere una tappa obbligata per il turista molesto di questa meravigliosa città. Prosciutti e salami appesi al soffitto, tutto rigorosamente di legno, piccolissimo ma caloroso; l'oste ha il raro dono dell'accoglienza, con la sua fortissima erre arrotolata. Solo vini di qualità e non robaccia qualunque.
Riscaldate dal buonissimo calice, ci dirigiamo verso Rialto, io intanto mi gusto un pezzetto di cioccolato fondente al sale e caramello per attenuare il capogiro. Ormai è già buio e lo spettacolo che ci si presenta davanti è impareggiabile. Il Canal Grande illuminato, romantico, commovente.
Torniamo verso Piazzale Roma per raggiugere altri amici, e siccome siamo in anticipo ci fermiamo in un piccolo bar all'angolo dopo la casa dello studente. Gestito presumibilmente da due nordafricani, prendiamo altri Brulè. E qui avviene l'illuminazione. Il più buon Brulè che io abbia mai bevuto; neanche in baita a duemila metri non ho potuto gioire di cotanto gusto. Alla fine ci viene svelato l'ingrediente segreto: il cardamomo! What a feeling!
Ieri invece la giornata è stata dedicata alla cultura, mica si può sempre e solo bere e far festa. Dopo un'estenuante "passeggiata" a passo di bradipo, immerse nella folla, arriviamo in San Marco. Passerella di maschere alquanto originali

La stupenda, meravigliosa, coraggiosa (senza maniche con quell'umidità), bellissima, vezzosa damina trans.

Via con il vento, intanto mi piego la stuola.

Carnevale e tecnologia. Mica puoi farti un vestito super elaborato, andare in giro per Venezia e poi non aggiornare facebook in tempo reale eh! Si salvi chi può! 

A mio avviso, i superfighi della situazione

Fontana marmorea con vino al posto dell'acqua, San Teodoro ed il drago sullo sfondo e MEGACARTELLONEPUBBLICITARIO DI VERSACE. Continuiamo così.

Arriviamo poi a Palazzo Ducale. E qui non occorrono parole ma una visita obbligata, gustatevelo con i vostri occhi. Era come me lo ricordavo, misterioso, suggestivo, incantevole.



Rivelazione sensoriale della domenica sono stati sicuramente i tipici bigoli in salsa veneziana, con cipolle ed acciughe. Per palati forti, ma dopo tutto la fissa dei veneziani per la cipolla, in tutti i modi ed i tutti i luoghi, è nota.

Goodnight People

By Moddy

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