Prendo la moleskine in mano e comincio a sfogliare e leggere gli appunti sul mio soggiorno a Genova... Ero in visita dalla nonna.
Ho vissuto in quella città, per qualche anno, quando ero molto piccola. Ricordo veramente poco di quel periodo, e nel tempo ci sono ritornata solo un paio di volte.
Ma questo weekend la mia impressione di quella città è cambiata. Si è trasformata, la gente si è trasformata. O forse è sempre stata così, ma io non me ne sono mai accorta, perchè la vedevo con gli occhi di una bambina. Una moltitudine di stanieri di ogni tipo di nazionalità, e nel mezzo si intravede l'italiano medio, ricoperto di marche, perchè ormai tutto si basa sull'apparenza e su di una rigida e ridicola etichetta comportamentale immaginaria, che i cittadini osservano automaticamente; non vedo persone spontanee. Facce tristi, sofferenti, più del solito. Una città trascurata, caotica, su ogni cosa si posa lentamente un velo grigio di smog. Hai come l'impressione sia appena scoppiata una bomba... ed il contenuto della città si sia posato ovunque, disordinatamente. Non è una città che ti accoglie. Si fa attraversare, percorrere per un po', visitare, per poi salutarti silenziosamente.
Una sensazione però mi è rimasta ben presente di quella città, che ogni volta si ripresenta puntale nel mio naso. Il profumo che fuoriesce dai panifici. Hanno un profumo particolare, di olio forte, lievito madre.
Il profumo della tipica focaccia. La patria della focaccia; è incredibile e curioso come cambino le cose a qualche chilometro da Genova... la focaccia non è più la stessa, non c'entra niente, sembra un'altra cosa, forse non bisognerebbe neanche più chiamarla focaccia.
Un altro splendido prodotto che risulta buono solo a Genova è il pesto. A questo proposito a mio padre viene in mente "Da Iolanda", un ristorante situato ad Isoverde. Il più buon pesto di Genova!
Come antipasto abbiamo ordinato dei taglieri di affettati misti: salamino, salame al pepe, pancetta casereccia (un po' allappante, l'unica nota stonata), porchetta, n'duia e bresaola con un po' di limone ed olio.
I primi sono stati illuminanti! Pansotti al sugo di noci e trofie alla farina di castagne con il pesto. Una meraviglia!
Per secondo ho avuto finalmente l'occasione di provare la trippa! Preparata in un modo diverso dal solito. Con patate e fagioli bianchi spagnoli. Ottima.
Punti in più per il barbera della casa. Va giù come l'olio!
Un altro punto in più è il paniere sempre pieno di pane fresco e fragrante, tocchetti di focaccia semplice e alle cipolle e grissini. Come accompagnamento una ciotolina di favolose olive nere sott'olio. Gustosissime!
E cosa più importante il prezzo medio a persona, per tutta sta roba, è 25 euro, più o meno! Wow!
Dunque se vi capita di passare per Genova vi consiglio caldamente questa tipicissima trattoria dalle tovaglie a quadretti:
Isoverde (Ge - Campomorone)
P.zza Nicolò Bruno 6-7/R
Se invece vi trovate proprio in centro a Genova, non avete più voglia di focaccia, ma neanche di grotteschi fast food, e avete voglia di qualcosa di sfizioso senza pagare un capitale, allora recatevi al Ristorante Yuan.
Il menù prevede sushi, thai e cucina cinese. Gli spaghetti piccanti di soia con carne sono terribilmente buoni! Il personale è gentile e velocissimo! Situato in via E. Vernazza 8.
Hasta luego! (si ho ancora la fissa per il Messico)
By Moddy
martedì 28 febbraio 2012
sabato 25 febbraio 2012
Playlist "Canzone dell'Italia che fu"
Cari lettori,
oggi condividerò con voi una scelta di canzoni che hanno caratterizzato la musica italiana leggera del passato,pezzi di storia che il nostro bel paese ha sfornato contribuendo così a come è oggi :
- RENATO CAROSONE - Tu vuò fà l'americano
- ACHILLE TOGLIANI - Parlami d'amore Mariù
- BENIAMINO GIGLI - Mamma
- FERNANDO CRIVEL - L'ora del campari
- GIGLIOLA CINQUETTI - Non ho l'età
- MARCELLA BELLA - Montagne Verdi
- NILLA PIZZI - Grazie dei fiori
- NILLA PIZZI - Ancora
- TRIO LESCANO & MARIA JOTTINI - Maramao perchè sei morto
- TRIO LESCANO & SILVANO FIORESI - Pippo non lo sa
- TRIO LESCANO & ENZO AITA - Ma le gambe
- ALBERTO RABAGLIATI - Ba ba bacimi piccina
- FERRUCCIO TAGLIAVINI - Voglio vivere così
- NATALINO OTTO - Mamma mi ci vuol la fidanzata
- GILBERTO MAZZI - Mille lire al mese
- QUARTETTO CETRA - Un bacio a mezzanotte
- ROBERTINO - Un bacio piccolissimo
- REMO GERMANI - Baci
- NINO FERRER - Donna rosa
- I POOH - Piccola Katy
- MARIO TESSUTO - Lisa dagli occhi blu
- MASSIMO RANIERI - Se Bruciasse la città
- NADA - Ma che freddo fa
- NADA - Amore disperato
- LITTLE TONY - La spada nel cuore
- LITTLE TONY - Riderà
- LITTLE TONY - Cuore matto
- LITTLE TONY - 24 mila baci
- LUCIO BATTISTI - 10 ragazze per me
- LUCIO BATTISTI - Fiori di rosa , fiori di pesco
- LUCIO BATTISTI - Acqua azzurra , acqua chiara
- LUCIO BATTISTI - I giardini di marzo
- LUCIO BATTISTI - Il mio canto libero
- CATERINA CASELLI - Perdono
- CATERINA CASELLI - Nessuno mi può giudicare
- GIANNI MORANDI - Andavo a cento all'ora
- GIANNI MORANDI - In ginocchio da te
- GIANNI MORANDI - Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte
- GIANNI MORANDI - C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling stones
- JOHNNY DORELLI - E penso a te
- DOMENICO MODUGNO - Piange al telefono
- DOMENICO MODUGNO - Nel blu dipinto di blu
- ADRIANO CELENTANO - Azzurro
- ADRIANO CELENTANO - Il ragazzo della via Gluck
- PUPO - Su di noi
- CLAUDIO BAGLIONI - Questo piccolo grande amore
- CLAUDIO BAGLIONI - E tu
- MINA - Se telefonando
- MINA - Parole parole
- MINA - Volami nel cuore
- MINA - Sono come tu mi vuoi
- MINA - Le mille bolle blu
- MIA MARTINI - Minuetto
- MIA MARTINI - Piccolo uomo
- PATTY PRAVO - Pensiero stupendo
- PATTY PRAVO - La Bambola
- DALIDA - Ciao amore ciao
- RICCARDO COCCIANTE - Margherita
..sono tutte tracce che almeno una volta abbiamo cantato,intonato con gli amici che fossimo gia' grandi oppure da piccini.
By Tuki
oggi condividerò con voi una scelta di canzoni che hanno caratterizzato la musica italiana leggera del passato,pezzi di storia che il nostro bel paese ha sfornato contribuendo così a come è oggi :
- RENATO CAROSONE - Tu vuò fà l'americano
- ACHILLE TOGLIANI - Parlami d'amore Mariù
- BENIAMINO GIGLI - Mamma
- FERNANDO CRIVEL - L'ora del campari
- GIGLIOLA CINQUETTI - Non ho l'età
- MARCELLA BELLA - Montagne Verdi
- NILLA PIZZI - Grazie dei fiori
- NILLA PIZZI - Ancora
- TRIO LESCANO & MARIA JOTTINI - Maramao perchè sei morto
- TRIO LESCANO & SILVANO FIORESI - Pippo non lo sa
- TRIO LESCANO & ENZO AITA - Ma le gambe
- ALBERTO RABAGLIATI - Ba ba bacimi piccina
- FERRUCCIO TAGLIAVINI - Voglio vivere così
- NATALINO OTTO - Mamma mi ci vuol la fidanzata
- GILBERTO MAZZI - Mille lire al mese
- QUARTETTO CETRA - Un bacio a mezzanotte
- ROBERTINO - Un bacio piccolissimo
- REMO GERMANI - Baci
- NINO FERRER - Donna rosa
- I POOH - Piccola Katy
- MARIO TESSUTO - Lisa dagli occhi blu
- MASSIMO RANIERI - Se Bruciasse la città
- NADA - Ma che freddo fa
- NADA - Amore disperato
- LITTLE TONY - La spada nel cuore
- LITTLE TONY - Riderà
- LITTLE TONY - Cuore matto
- LITTLE TONY - 24 mila baci
- LUCIO BATTISTI - 10 ragazze per me
- LUCIO BATTISTI - Fiori di rosa , fiori di pesco
- LUCIO BATTISTI - Acqua azzurra , acqua chiara
- LUCIO BATTISTI - I giardini di marzo
- LUCIO BATTISTI - Il mio canto libero
- CATERINA CASELLI - Perdono
- CATERINA CASELLI - Nessuno mi può giudicare
- GIANNI MORANDI - Andavo a cento all'ora
- GIANNI MORANDI - In ginocchio da te
- GIANNI MORANDI - Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte
- GIANNI MORANDI - C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling stones
- JOHNNY DORELLI - E penso a te
- DOMENICO MODUGNO - Piange al telefono
- DOMENICO MODUGNO - Nel blu dipinto di blu
- ADRIANO CELENTANO - Azzurro
- ADRIANO CELENTANO - Il ragazzo della via Gluck
- PUPO - Su di noi
- CLAUDIO BAGLIONI - Questo piccolo grande amore
- CLAUDIO BAGLIONI - E tu
- MINA - Se telefonando
- MINA - Parole parole
- MINA - Volami nel cuore
- MINA - Sono come tu mi vuoi
- MINA - Le mille bolle blu
- MIA MARTINI - Minuetto
- MIA MARTINI - Piccolo uomo
- PATTY PRAVO - Pensiero stupendo
- PATTY PRAVO - La Bambola
- DALIDA - Ciao amore ciao
- RICCARDO COCCIANTE - Margherita
..sono tutte tracce che almeno una volta abbiamo cantato,intonato con gli amici che fossimo gia' grandi oppure da piccini.
By Tuki
Recensione di un'amica
LIBRI
“I
segreti del Vaticano” di Corrado Augias
Ed.
Mondadori
La
narrazione di fatti che hanno portato alla condizione odierna della Santa Sede
sono affascinanti, le storie significative di personaggi ed eventi che hanno
contribuito a creare l’istituzione dello Stato della Città del Vaticano come lo
conosciamo oggi, sono straordinarie.
Questo libro è quasi un romanzo che coinvolge
e appassiona, non si occupa di fede, ma solo di avvenimenti storici spesso poco
noti.
All’interno sono contenute molte immagini
fotografiche di luoghi, opere d’arte, persone, legate ai racconti narrati.
Mi hanno incuriosito in particolar modo casi
della storia recente: lo scandalo degli anni 70/80 che ha coinvolto la banca
vaticana; il rapimento di Emanuela
Orlandi; l’organizzazione dell’Opus Dei.
Interessanti
anche episodi della storia antica: le vicende dei templari; la vita della
regina Cristina di Svezia, dichiarata omosessuale, che abdicò, e alla sua morte
nel 1689, venne sepolta in San Pietro.
Nell’esergo
del volume sono riportate alcune frasi del libro “Conversazioni notturne a
Gerusalemme” (2008) del Cardinale Carlo Maria Martini : “Un tempo avevo sogni
sulla Chiesa. Una Chiesa che procede per la sua strada in povertà e umiltà, una
Chiesa che dà spazio alle persone capaci di pensare in modo più aperto. Una
Chiesa che infonde coraggio, soprattutto a coloro che si sentono piccoli o
peccatori. Sognavo una Chiesa giovane. Oggi non ho più di questi sogni. Dopo i
settantacinque anni ho deciso di pregare per la Chiesa.”
giovedì 23 febbraio 2012
Bohemiens en Voyage - Zingari in viaggio
La tribu prophétique aux prunelles ardentes
Hier s’est mise en route, emportant ses petits
Sur son dos, ou livrant à leurs fiers appétits
Le trésor toujours prêt des mamelles pendantes.
Les hommes vont à pied sous leurs armes luisantes
Le long des chariots où les leurs sont blottis,
Promenant sur le ciel des yeux appesantis
Par le morne regret des chimères absentes.
Du fond de son réduit sablonneux, le grillon,
Les regardant passer, redouble sa chanson ;
Cybèle, qui les aime, augmente ses verdures,
Fait couler le rocher et fleurir le désert
Devant ces voyageurs, pour lesquels est ouvert
L’empire familier des ténèbres futures.
Charles Baudelaire
Hier s’est mise en route, emportant ses petits
Sur son dos, ou livrant à leurs fiers appétits
Le trésor toujours prêt des mamelles pendantes.
Les hommes vont à pied sous leurs armes luisantes
Le long des chariots où les leurs sont blottis,
Promenant sur le ciel des yeux appesantis
Par le morne regret des chimères absentes.
Du fond de son réduit sablonneux, le grillon,
Les regardant passer, redouble sa chanson ;
Cybèle, qui les aime, augmente ses verdures,
Fait couler le rocher et fleurir le désert
Devant ces voyageurs, pour lesquels est ouvert
L’empire familier des ténèbres futures.
La tribù profetica dalle pupille ardenti,
ieri s'è messa in cammino caricandosi i piccoli
sulle spalle e offrendo ai loro fieri appetiti
il tesoro sempre pronto delle mammelle pendenti.
Gli uomini vanno a piedi sotto armi lucenti
di fianco ai carrozzoni in cui i loro cari si rannicchiano,
girano al cielo gli occhi intorpiditi
dal triste rimpianto di assenti chimere.
Dal fondo della sua buca sabbiosa il grillo,
vedendoli passare, rinforza il suo canto:
Cibele, che li ama, arricchisce le sue verzure,
fa sgorgare acqua dalla roccia e fiorire il deserto
al passaggio di questi viaggiatori per i quali s'apre
l'impero familiare delle tenebre future.
mercoledì 22 febbraio 2012
Mexico Mexico!
Che giornata frenetica!
Mille cose da fare, preparare ed impostare. Tra le quali anche i preparativi della festa di compleanno di Tuki, per domenica. Mentre stavo cercando ricette di torte da prepare alla mia metà, ho trovato una vecchissima agenda degli anni '80, di una compagnia assicurativa croata. Nera, con la copertina in pelle, con un fortissimo odore di anni passati, di carta vissuta. La usava mia madre per appuntarci le ricette che, negli anni, trovò in giro per il mondo.
Sfogliando questa utilissima ed antica risorsa, la mia curiosità venne colpita da "Ricetta per riso e fagioli alla messicana".
Piccola parentesi: a carnevale mi sono vestita da Frida Kahlo e, momentanamente, ho la fissa per il Messico. Chiusa parentesi.
In uno dei flash-back che ogni tanto colpisce la mia povera mente contorta, mi ricordo anche di averla assaggiata anni fa, e mi piacque alquanto.
Or ora vi delizio con questa esotica ricetta, Olè.
Dunque, dunque, dunque, di cosa avete bisogno:
- 200 gr. di fagioli neri messicani lessati
- 300 gr. di riso parboiled
- 100 gr. di pancetta
- 1 cipolla
- 3 spicchi d'aglio
- 1 peperone rosso
- 1 cucchiaino di origano
- 1 pizzico di cumino
- olio evo
- sale
- 1/5 litro d'acqua bollente
Nel momento in cui abbiate deciso sia arrivata l'ora di accingervi a tribolare tra i fornelli, iniziate con la parte più goduriosa, a mio avviso, di molte preparazioni salate. Il soffritto. Cipolla ed aglio, tritati e lasciati imbiondire nell'olio extra vergine d'oliva. Quell'odore mi piace tantissimo, semplice, forte, e casereccio. Forse mi ricorda le mie prime comparsate in cucina... Filippo La Mantia dissentirebbe con quanto espresso pocanzi, ma francamente me ne infischio.
Quando la cipolla e l'aglio sono diventati morbidi, ma non bruciati, aggiungete la pancetta. Il grasso si scioglierà e libererà tutto il gusto che serve a questo piatto. In questo tripudio di odori tuffateci i peperoni tagliati a dadini. Quando i peperoni avranno acquisito una consistenza morbida, aggiungete i fagioli, il riso, le spezie e l'acqua.
Il tutto va mescolato, di tanto in tanto, per 20 minuti, più o meno. E voilà, il Mexico in casa, sempre più o meno.
E se cucinerete con questo sottofondo...
.... allora si che tutto avrà un senso nella vostra vita!
Hasta luego!
By Moddy
Mille cose da fare, preparare ed impostare. Tra le quali anche i preparativi della festa di compleanno di Tuki, per domenica. Mentre stavo cercando ricette di torte da prepare alla mia metà, ho trovato una vecchissima agenda degli anni '80, di una compagnia assicurativa croata. Nera, con la copertina in pelle, con un fortissimo odore di anni passati, di carta vissuta. La usava mia madre per appuntarci le ricette che, negli anni, trovò in giro per il mondo.
Sfogliando questa utilissima ed antica risorsa, la mia curiosità venne colpita da "Ricetta per riso e fagioli alla messicana".
Piccola parentesi: a carnevale mi sono vestita da Frida Kahlo e, momentanamente, ho la fissa per il Messico. Chiusa parentesi.
In uno dei flash-back che ogni tanto colpisce la mia povera mente contorta, mi ricordo anche di averla assaggiata anni fa, e mi piacque alquanto.
Or ora vi delizio con questa esotica ricetta, Olè.
Dunque, dunque, dunque, di cosa avete bisogno:
- 200 gr. di fagioli neri messicani lessati
- 300 gr. di riso parboiled
- 100 gr. di pancetta
- 1 cipolla
- 3 spicchi d'aglio
- 1 peperone rosso
- 1 cucchiaino di origano
- 1 pizzico di cumino
- olio evo
- sale
- 1/5 litro d'acqua bollente
Nel momento in cui abbiate deciso sia arrivata l'ora di accingervi a tribolare tra i fornelli, iniziate con la parte più goduriosa, a mio avviso, di molte preparazioni salate. Il soffritto. Cipolla ed aglio, tritati e lasciati imbiondire nell'olio extra vergine d'oliva. Quell'odore mi piace tantissimo, semplice, forte, e casereccio. Forse mi ricorda le mie prime comparsate in cucina... Filippo La Mantia dissentirebbe con quanto espresso pocanzi, ma francamente me ne infischio.
Quando la cipolla e l'aglio sono diventati morbidi, ma non bruciati, aggiungete la pancetta. Il grasso si scioglierà e libererà tutto il gusto che serve a questo piatto. In questo tripudio di odori tuffateci i peperoni tagliati a dadini. Quando i peperoni avranno acquisito una consistenza morbida, aggiungete i fagioli, il riso, le spezie e l'acqua.
Il tutto va mescolato, di tanto in tanto, per 20 minuti, più o meno. E voilà, il Mexico in casa, sempre più o meno.
E se cucinerete con questo sottofondo...
.... allora si che tutto avrà un senso nella vostra vita!
Hasta luego!
By Moddy
martedì 21 febbraio 2012
Il vestito di Arlecchino
Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un'altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:
"Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene li mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l'altro bolletta!".
di Gianni Rodari
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un'altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:
"Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene li mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l'altro bolletta!".
di Gianni Rodari
lunedì 20 febbraio 2012
Venezia.. Venice.. Venise.. Venidig.. Venecia.. Venecija
In pigiama, quello con le teiere verdi per la precisazione, con i piedi gonfi, l'alito che sa di agnello korma e naan all'aglio presi in un take away indiano a Mestre. Tornando a casa, nonostante il treno fosse pieno, mi sono addormentata... ed ecco comparire nel sonno qualche flash-back del weekend.
Sono arrivata a Mestre sabato, in visita ad una cara amica. Appoggiamo i miei bagagli e ci travestiamo: lei diavolessa, io Frida Kahlo.
Inizia la nostra avventura nei bus mestrini, Dio mio quanto guidano male! Ma dopotutto chiunque guiderebbe male se dovesse attraversare quel maledetto Ponte della Libertà che collega Venezia a Mestre, tutto il giorno, su e giù, con migliaia di passeggeri turisti misto autoctoni sul mezzo.
Senza pensarci su due volte, attraverso stradine nascoste ed antiturista, ci dirigiamo verso i campi studenteschi. San Polo e Campo Santa Margherita. Spinte dal perenne umido veneziano, ma anche dall'invitante odore, ci abbandoniamo al Vin Brulè. Il primo lo abbiamo preso in una bancarella di prodotti toscani dotata anche di strillone, una signora sulla sessantina, che urlava energicamente ai passanti, con il tipico accento caratterizzato dall'h aspirata. Poi fermandomi un secondo mi sono chiesta: "Vin Brulè venduto in una bancarella di prodotti toscani a Venezia... ma non era di origini alpine? Mah. Ormai tutto il mondo è paese".
Essendo io a stomaco vuoto, quel poco di alcool rimasto nel Brulè mi va subito alla testa. Così, in un lampo di genio, la mia compagna di bagordi si ricorda de "I Rusteghi". Enoteca situata a due passi dal Rialto in un piccolo campiello chiuso, oltre un portego. Panino con la soppressa veneta e Chianti. Si di nuovo vino, ma non ho potuto resistere!
Questa osteria dovrebbe essere una tappa obbligata per il turista molesto di questa meravigliosa città. Prosciutti e salami appesi al soffitto, tutto rigorosamente di legno, piccolissimo ma caloroso; l'oste ha il raro dono dell'accoglienza, con la sua fortissima erre arrotolata. Solo vini di qualità e non robaccia qualunque.
Riscaldate dal buonissimo calice, ci dirigiamo verso Rialto, io intanto mi gusto un pezzetto di cioccolato fondente al sale e caramello per attenuare il capogiro. Ormai è già buio e lo spettacolo che ci si presenta davanti è impareggiabile. Il Canal Grande illuminato, romantico, commovente.
Torniamo verso Piazzale Roma per raggiugere altri amici, e siccome siamo in anticipo ci fermiamo in un piccolo bar all'angolo dopo la casa dello studente. Gestito presumibilmente da due nordafricani, prendiamo altri Brulè. E qui avviene l'illuminazione. Il più buon Brulè che io abbia mai bevuto; neanche in baita a duemila metri non ho potuto gioire di cotanto gusto. Alla fine ci viene svelato l'ingrediente segreto: il cardamomo! What a feeling!
Ieri invece la giornata è stata dedicata alla cultura, mica si può sempre e solo bere e far festa. Dopo un'estenuante "passeggiata" a passo di bradipo, immerse nella folla, arriviamo in San Marco. Passerella di maschere alquanto originali
Arriviamo poi a Palazzo Ducale. E qui non occorrono parole ma una visita obbligata, gustatevelo con i vostri occhi. Era come me lo ricordavo, misterioso, suggestivo, incantevole.
Rivelazione sensoriale della domenica sono stati sicuramente i tipici bigoli in salsa veneziana, con cipolle ed acciughe. Per palati forti, ma dopo tutto la fissa dei veneziani per la cipolla, in tutti i modi ed i tutti i luoghi, è nota.
Goodnight People
By Moddy
Sono arrivata a Mestre sabato, in visita ad una cara amica. Appoggiamo i miei bagagli e ci travestiamo: lei diavolessa, io Frida Kahlo.
Inizia la nostra avventura nei bus mestrini, Dio mio quanto guidano male! Ma dopotutto chiunque guiderebbe male se dovesse attraversare quel maledetto Ponte della Libertà che collega Venezia a Mestre, tutto il giorno, su e giù, con migliaia di passeggeri turisti misto autoctoni sul mezzo.
Senza pensarci su due volte, attraverso stradine nascoste ed antiturista, ci dirigiamo verso i campi studenteschi. San Polo e Campo Santa Margherita. Spinte dal perenne umido veneziano, ma anche dall'invitante odore, ci abbandoniamo al Vin Brulè. Il primo lo abbiamo preso in una bancarella di prodotti toscani dotata anche di strillone, una signora sulla sessantina, che urlava energicamente ai passanti, con il tipico accento caratterizzato dall'h aspirata. Poi fermandomi un secondo mi sono chiesta: "Vin Brulè venduto in una bancarella di prodotti toscani a Venezia... ma non era di origini alpine? Mah. Ormai tutto il mondo è paese".
Essendo io a stomaco vuoto, quel poco di alcool rimasto nel Brulè mi va subito alla testa. Così, in un lampo di genio, la mia compagna di bagordi si ricorda de "I Rusteghi". Enoteca situata a due passi dal Rialto in un piccolo campiello chiuso, oltre un portego. Panino con la soppressa veneta e Chianti. Si di nuovo vino, ma non ho potuto resistere!
Rusticità ruspante |
Le facce ebbre del benessere, dopo un Chianti. |
Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderòn |
Questa osteria dovrebbe essere una tappa obbligata per il turista molesto di questa meravigliosa città. Prosciutti e salami appesi al soffitto, tutto rigorosamente di legno, piccolissimo ma caloroso; l'oste ha il raro dono dell'accoglienza, con la sua fortissima erre arrotolata. Solo vini di qualità e non robaccia qualunque.
Riscaldate dal buonissimo calice, ci dirigiamo verso Rialto, io intanto mi gusto un pezzetto di cioccolato fondente al sale e caramello per attenuare il capogiro. Ormai è già buio e lo spettacolo che ci si presenta davanti è impareggiabile. Il Canal Grande illuminato, romantico, commovente.
Torniamo verso Piazzale Roma per raggiugere altri amici, e siccome siamo in anticipo ci fermiamo in un piccolo bar all'angolo dopo la casa dello studente. Gestito presumibilmente da due nordafricani, prendiamo altri Brulè. E qui avviene l'illuminazione. Il più buon Brulè che io abbia mai bevuto; neanche in baita a duemila metri non ho potuto gioire di cotanto gusto. Alla fine ci viene svelato l'ingrediente segreto: il cardamomo! What a feeling!
Ieri invece la giornata è stata dedicata alla cultura, mica si può sempre e solo bere e far festa. Dopo un'estenuante "passeggiata" a passo di bradipo, immerse nella folla, arriviamo in San Marco. Passerella di maschere alquanto originali
La stupenda, meravigliosa, coraggiosa (senza maniche con quell'umidità), bellissima, vezzosa damina trans. |
Via con il vento, intanto mi piego la stuola. |
Carnevale e tecnologia. Mica puoi farti un vestito super elaborato, andare in giro per Venezia e poi non aggiornare facebook in tempo reale eh! Si salvi chi può! |
A mio avviso, i superfighi della situazione |
Fontana marmorea con vino al posto dell'acqua, San Teodoro ed il drago sullo sfondo e MEGACARTELLONEPUBBLICITARIO DI VERSACE. Continuiamo così. |
Arriviamo poi a Palazzo Ducale. E qui non occorrono parole ma una visita obbligata, gustatevelo con i vostri occhi. Era come me lo ricordavo, misterioso, suggestivo, incantevole.
Rivelazione sensoriale della domenica sono stati sicuramente i tipici bigoli in salsa veneziana, con cipolle ed acciughe. Per palati forti, ma dopo tutto la fissa dei veneziani per la cipolla, in tutti i modi ed i tutti i luoghi, è nota.
Goodnight People
By Moddy
sabato 18 febbraio 2012
Links utili
Questo è lo spazio che riserviamo a tutti quei links utili a 360° :
- TNT VILLAGE (Sito dedicato a release da scaricare come film,giochi,video ecc.)
- Minimotovr.it ( Sito dedicato al mondo delle minimoto )
- Al Femminile (Sito tutto al femminile )
- Sogni D'Orto (Bellissimo B&B in Friuli che consiglio a tutti!!)
- Blog Italia
- Voli low cost
venerdì 17 febbraio 2012
Spazio spazio io voglio
Spazio spazio io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita;
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch'io lanci un urlo inumano,
quell'urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.
di Alda Merini
da "Vuoto d'amore"
Dedicata a tutte le anime inquiete e senza pace, like me.
By Moddy
per dolcissima muovermi ferita;
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch'io lanci un urlo inumano,
quell'urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.
di Alda Merini
da "Vuoto d'amore"
Dedicata a tutte le anime inquiete e senza pace, like me.
By Moddy
giovedì 16 febbraio 2012
Previsioni del futuro sulla pelle
Questa mattina, mentre mi lavavo la faccia, mi sono messa a guardarmi allo specchio. L'altro giorno ho trovato una foto del 2005, e confrontandola con il riflesso odierno capisco che qualcosa è cambiato. Forse nello sguardo, che si è modellato con il tempo. Osservo quei primi capelli bianchi che spuntano sulla frangia, che mi fanno notare, impudenti e senza un minimo di tatto, che il tempo passa anche per me. Inesorabile. Ma ci sono dei segni sulla pelle che restano intatti, che donano quel non so che di vezzoso, di estremamente identificativo del fisico. I nei.
Nel mio caro libro di Napoleone ho trovato una pagina con l'interpretazione di queste piccole macchie. Secondo questo strano manuale, i nei sono una guida importante per interpretare la buona o la cattiva sorte di ciascuno.
Buona previsione!
By Moddy
Nel mio caro libro di Napoleone ho trovato una pagina con l'interpretazione di queste piccole macchie. Secondo questo strano manuale, i nei sono una guida importante per interpretare la buona o la cattiva sorte di ciascuno.
- un neo sul fianco sinistro di un uomo denota pericolo ed oppressione; in una donna tristezza e grande dolore nel parto.
- un neo sulla guancia sinistra pronostica fecondità in entrambi i sessi, come anche un neo sul naso.
- un neo sul labbro superiore fa presagire felicità nel matrimonio.
- un neo sul petto manifesta attaccamento, lealtà, forza e coraggio, che porteranno a grandi onori.
- un neo sull'ombelico fa prevedere molti figli per una donna; in un uomo, molto vigore.
- un neo al centro della fronte esprime saggezza e capacità nella gestione degli affari.
- un neo sulla guancia destra rivela che il soggetto in questione è troppo amato, raggiungerà una grande fortuna.
- un neo sulla spalla sinistra palesa tristezza e fatica.
- un neo sulla gola denota che il soggetto in questione è un gran ghiottone e, sopraffatto dagli eccessi, sarà travolto da una grave malattia, e forse, da morte improvvisa.
- un neo sull'occhio destro indica perdita della vista.
- un neo sulla fronte, in entrambi i sessi, indica futuro benessere e amore da amici e vicini.
- un neo sul naso indica che la persona in questione ama i piaceri della vita più di ogni altra cosa.
- un neo sul collo, in un uomo, indica prudenza nelle azioni; in una donna indica debolezza nelle proprie convinzioni e tendenza ad essere sopraffatta dal marito.
Buona previsione!
By Moddy
Scoperte sconvolgenti, banalissime, illuminanti, ovvie.
Oggi mi sono svegliata in preda al panico. Spaventata dalla vibrazione del mio cellulare e dai soliti spiritelli che mi concedono l'onore di visionare, nel dormiveglia, sogni che superano la più fervida delle fantasie. Dopo lo spavento mi leggo il messaggio del buongiorno di Tuki e mi ritorna il sorriso; sonnacchiosa e intontita mi apro una buonissima confettura di pesche fatta in casa, che il gestore di un bellissimo b&b ci ha regalato (ma questa e' un'altra storia, e ve la racconterò più in là).
Oggi ho un pensiero ricorrente: cose sensazionali (ma anche no) scoperte negli anni.
Vi siete mai posti il problema di aver scoperto qualcosa di assolutamente incredibile o anche banalissimo?
Le mie banalissime scoperte sono state:
- Il pomodoro cuore di bue, tagliato a grosse rondelle e grigliato. Non sa neanche più di pomodoro!! E' fantastico!
-Il personaggio "Il Cappellaio Matto", di Alice nel paese delle meraviglie, è appunto matto non perchè Caroll se l'è inventato così, ma perchè prese spunto dalla reale diffusione di malattie mentali tra gli artigiani cappellai nell'800. Questo perchè, nella lavorazione delle pelli e del feltro, usavano il nitrato di mercurio; i vapori tossici di questa sostanza causavano insonnia, demenze, allucinazioni ed instabilità emotiva.
- Il kiwi può essere mangiato senza inzozzarvi completamente le mani. Lo si taglia a metà lasciando la buccia li dove sta, si prende un cucchiaino e si scava la polpa e te lo mangi comodamente (anche sul divano candido con la coperta nuova misto lana/cachemire).
- Le interiora (ebbene si) sono gustosissime e non schifosissime come pensavo. A Londra me le hanno messe a tradimento in una tortina di pasta ripiena di sugo di rognone. Con una Guiness accanto sono perfette.
- Due persone che dormono nello stesso letto assorbono una dose di radiazioni pari a 0,05 microsievert, tradotto in parole povere da comuni mortali perchè neanche io so cosa siano i microsievert, cento volte meno di una panoramica dentale. Inquietante.
- La fragola è un falso frutto. I veri frutti sono i semini gialli che coprono la polpa rossa. (cioè, ma ti pare?!)
- Il formaggio con le pere è veramente buono! Non è solo un detto!
- Il sorbetto ha origine nella zona dell'Etna. Gli arabi lo ricavavano dalla neve sulla vetta del vulcano, e lo aromatizzavano con olii essenziali di agrumi.
- Le viole (si, i fiori) sono gustosissime!
- Quando ci fu l'assalto alla Bastiglia, al suo interno c'erano soltanto sette prigionieri: due pazzi, quattro falsari ed un conte sessuomane. Tanto casino per niente...
- Per gli aborigeni il boomerang non è un'arma, ma semplicemente un gioco.
- Se un uomo perdesse la stessa quantità di sangue che una donna perde durante il ciclo mestruale, morirebbe dissanguato (misteri misteriosi).
- L'essere umano più longevo (documentato) ha esalato l'ultimo respiro in ottima salute a 122 anni. Che palle! 122 anni?!?
Se vi vengono in mente scoperte sorprendenti / banalissime che vi hanno sconvolto la vita, fatemele sapere!
Goodnight People!
By Moddy
Oggi ho un pensiero ricorrente: cose sensazionali (ma anche no) scoperte negli anni.
Vi siete mai posti il problema di aver scoperto qualcosa di assolutamente incredibile o anche banalissimo?
Le mie banalissime scoperte sono state:
- Il pomodoro cuore di bue, tagliato a grosse rondelle e grigliato. Non sa neanche più di pomodoro!! E' fantastico!
-Il personaggio "Il Cappellaio Matto", di Alice nel paese delle meraviglie, è appunto matto non perchè Caroll se l'è inventato così, ma perchè prese spunto dalla reale diffusione di malattie mentali tra gli artigiani cappellai nell'800. Questo perchè, nella lavorazione delle pelli e del feltro, usavano il nitrato di mercurio; i vapori tossici di questa sostanza causavano insonnia, demenze, allucinazioni ed instabilità emotiva.
- Il kiwi può essere mangiato senza inzozzarvi completamente le mani. Lo si taglia a metà lasciando la buccia li dove sta, si prende un cucchiaino e si scava la polpa e te lo mangi comodamente (anche sul divano candido con la coperta nuova misto lana/cachemire).
- Le interiora (ebbene si) sono gustosissime e non schifosissime come pensavo. A Londra me le hanno messe a tradimento in una tortina di pasta ripiena di sugo di rognone. Con una Guiness accanto sono perfette.
- Due persone che dormono nello stesso letto assorbono una dose di radiazioni pari a 0,05 microsievert, tradotto in parole povere da comuni mortali perchè neanche io so cosa siano i microsievert, cento volte meno di una panoramica dentale. Inquietante.
- La fragola è un falso frutto. I veri frutti sono i semini gialli che coprono la polpa rossa. (cioè, ma ti pare?!)
- Il formaggio con le pere è veramente buono! Non è solo un detto!
- Il sorbetto ha origine nella zona dell'Etna. Gli arabi lo ricavavano dalla neve sulla vetta del vulcano, e lo aromatizzavano con olii essenziali di agrumi.
- Le viole (si, i fiori) sono gustosissime!
- Quando ci fu l'assalto alla Bastiglia, al suo interno c'erano soltanto sette prigionieri: due pazzi, quattro falsari ed un conte sessuomane. Tanto casino per niente...
- Per gli aborigeni il boomerang non è un'arma, ma semplicemente un gioco.
- Se un uomo perdesse la stessa quantità di sangue che una donna perde durante il ciclo mestruale, morirebbe dissanguato (misteri misteriosi).
- L'essere umano più longevo (documentato) ha esalato l'ultimo respiro in ottima salute a 122 anni. Che palle! 122 anni?!?
Se vi vengono in mente scoperte sorprendenti / banalissime che vi hanno sconvolto la vita, fatemele sapere!
Goodnight People!
By Moddy
martedì 14 febbraio 2012
Gige e Candaule
Oggi è San Valentino.
Ma io vado controcorrente. E mi è venuta in mente una novella di Erodoto:
Gige e la moglie di Candaule.
Storia di guardoni, uomini di potere presuntuosi ed egocentrici, mogli vendicative mandanti di assassini. Wow... certo che Erodoto la sapeva lunga!
La cosa inquietante è che questa novella sembra si possa adattare benissimo anche ai (disastrosi) giorni nostri. Non a caso da questo intrigo deriva il termine "candaulesimo" (pratica sessuale secondo la quale il soggetto prova soddisfacimento nell'osservare il partner durante l'atto sessuale con un'altra persona). Dunque dal 730 a.C. non è cambiato praticamente niente?
Questa storia è anche citata nel film "Il paziente inglese", in assoluto al primo posto nella classifica dei miei film del cuore. Toccante la scena del gioco nel deserto, quando Kristin Scott Thomas, con gli occhi pregni di imbarazzo, impersonando Katherine, racconta la novella, e si accorge dello sguardo desideroso, e rapito dal fascino della donna, del conte Almàsy.
Si, I know I know, finisce in tragedia, ed è un film tristissimo, ma penso si una delle più belle storie d'amore...
By Moddy
Ma io vado controcorrente. E mi è venuta in mente una novella di Erodoto:
Gige e la moglie di Candaule.
"Dunque questo
Candaule era veramente innamorato della sua sposa, ed amandola pensava di avere
per moglie di gran lunga la più bella di tutte. Dato che pensava così - era
infatti tra le guardie un certo Gige, figlio di Dascilo, a lui molto caro -
Candaule gli confidava anche gli affari più importanti ed in particolare
elogiava la bellezza della moglie. Passato non molto tempo, era infatti destino
che capitasse a Candaule una disgrazia, diceva così a Gige: "Gige, penso che tu
non mi creda quando ti parlo della bellezza di mia moglie (succede infatti che
gli uomini credano più agli occhi che alle orecchie), fa' in modo di vederla
nuda". Allora egli, gridando a gran voce per lo sconcerto, disse: "padrone, che
discorso immorale fai, chiedendomi di vedere la mia padrona nuda? Una donna
quando si toglie la veste contemporaneamente perde anche il pudore. Molto tempo
fa gli uomini hanno scoperto i buoni precetti, dai quali bisogna imparare; in
mezzo ad essi c'è questo, ognuno guardi le proprie cose. Io poi credo che essa
sia la più bella di tutte le donne, e ti prego di non chiedermi cose
immorali."
"Allora egli, dicendo così, rifiutava, poichè temeva che gliene potesse venire
qualche male. Ma l'altro replicava in questo modo: "fatti coraggio, Gige, e non
aver timore nè di me, che io ti dica questo per metterti alla prova, nè di mia
moglie, che ti possa venire da parte sua qualche danno: infatti innanzi tutto
farò in modo che lei non si accorga nemmeno di essere osservata da te. Io
infatti ti collocherò nella stanza in cui dormiamo, dietro la porta aperta:
appena sarò entrato, sarà giunta anche mia moglie per dormire. Vicino alla porta
di ingresso c'è uno sgabello: su questo, spogliandosi delle vesti una ad una, le
appoggerà e tu potrai con molta calma ammirarla. Quando poi si dirigerà dallo
sgabello al letto e ti troverai alle sue spalle, fai attenzione allora che non
ti veda mentre attraversi le porte."
"Dunque egli, dato che non poteva evitare l'ordine, era pronto ad obbedire.
Allora Candaule, quando gli sembrava che fosse giunto il momento di andare a
dormire, condusse Gige nella camera, e subito dopo giungeva anche la moglie;
Gige la guardava entrare e deporre le vesti. Quando poi, mentre la donna andava
verso il letto, si trovò alle sue spalle, fuggì via di nascosto. e la donna lo
scorse mentre usciva. Tuttavia, pur avendo compreso cosa il marito avesse fatto,
non gridò di vergogna nè mostrò di essersene accorta, dato che aveva in mente di
punire il marito Candaule: infatti presso i Lidi, e quasi presso tutti gli altri
barbari, anche il fatto che un uomo sia visto nudo porta ad un grande disonore."
"Così, dunque, in quel momento, facendo finta di niente, rimaneva tranquilla.
Appena però si era fatto giorno, dopo aver fatto preparare i servi che riteneva
più fedeli, mandava a chiamare Gige. Ed egli, dato che credeva che ella non
sapesse nulla dei fatti accaduti, chiamato si recò da lei: infatti era solito
anche prima, quando la regina lo chiamava, andarla a trovare. Appena però Gige
giunse, la regina gli disse così: "dato che ti stanno davanti due strade, Gige,
ti do una possibilità di scelta, per quale tu vuoi dirigerti: o, infatti, una
volta ucciso Candaule, prendi me ed il regno dei Lidi, oppure bisogna che tu
stesso muoia subito, così che per l'avvenire tu, obbedendo in tutto a Candaule,
non debba vedere ciò che non si deve. Ma dunque bisogna che muoia colui che ha
progettato queste cose o che tu che mi hai visto nuda e che hai fatto ciò che
non era lecito. Allora Gige prima si stupiva per ciò che era stato detto, poi la
supplicava di non costringerlo a fare una scelta di tal genere; ma non la
persuadeva affatto, anzi vedeva realmente che gli toccava la necessità di
uccidere il padrone oppure di essere a sua volta ucciso da altri. Sceglie di
sopravvivere. Poneva questa domanda: "Poichè mi costringi ad uccidere il mio
padrone anche se io non voglio, suvvia ora che io sappia in che modo lo
assaliremo"; ella interrompendolo disse: "l'attacco avrà luogo dallo stesso
posto proprio dove egli mi mostrò nuda, e sarà mentre egli dorme."
"Così essi tramarono il piano, e, appena fu notte (infatti Gige non veniva
lasciato libero, e non aveva alcuna possibilità di scampo, ma bisognava che
morisse lui o Candaule), seguiva nella stanza da letto la donna. Ella, dandogli
un pugnale, lo nasconde dietro quella porta. Poi, mentre Candaule riposava,
introdottosi di soppiatto e fattolo a pezzi, Gige ottenne la mogli ed il regno,
ed anche Archiloco di Paro, vissuto nello stesso periodo, lo menzionò in un suo
trimetro giambico."
(traduzione tratta da www.antiqvitas.it)Storia di guardoni, uomini di potere presuntuosi ed egocentrici, mogli vendicative mandanti di assassini. Wow... certo che Erodoto la sapeva lunga!
La cosa inquietante è che questa novella sembra si possa adattare benissimo anche ai (disastrosi) giorni nostri. Non a caso da questo intrigo deriva il termine "candaulesimo" (pratica sessuale secondo la quale il soggetto prova soddisfacimento nell'osservare il partner durante l'atto sessuale con un'altra persona). Dunque dal 730 a.C. non è cambiato praticamente niente?
Questa storia è anche citata nel film "Il paziente inglese", in assoluto al primo posto nella classifica dei miei film del cuore. Toccante la scena del gioco nel deserto, quando Kristin Scott Thomas, con gli occhi pregni di imbarazzo, impersonando Katherine, racconta la novella, e si accorge dello sguardo desideroso, e rapito dal fascino della donna, del conte Almàsy.
Si, I know I know, finisce in tragedia, ed è un film tristissimo, ma penso si una delle più belle storie d'amore...
By Moddy
lunedì 13 febbraio 2012
Il pensiero di un'amica
E’
trascorso un mese esatto dall’incidente occorso alla nave Costa Concordia, se n’è
parlato tanto e si sa quasi tutto sulle dinamiche che hanno portato all’urto,
si è trattato di una leggerezza, un errore umano che non ha alcuna
giustificazione. Questa tragedia sembra
una metafora della società moderna, ci affanniamo alla ricerca di divertimenti
, benessere, lusso, ma l’imprevedibilità della vita ci viene a cercare anche
quando ci sentiamo al sicuro da ogni imprevisto. Forse l’unica cosa prevedibile
è proprio la fallibilità umana, specialmente di chi si trova a gestire mansioni
di grande responsabilità senza esserne in grado. E il grande interrogativo è:
siamo guidati da una classe dirigente adeguata, oppure da coloro che,
fortunatissimi, hanno avuto l’occasione di ottenere un lavoro grazie ad amicizie
speciali? Chi lo sa! A tutti capita di sbagliare, si commettono errori più o
meno gravi, quotidianamente, ma nel momento
della consapevolezza è giusto
assumersi delle responsabilità e ammettere di avere agito male. La mia
sensazione è, invece, che questa sia davvero la cosa meno praticata, che
trovare una giustificazione sia il modo per lasciare che passi la bufera e che,
in fondo, l’importante sia cavarsi d’impiccio. Quello che maggiormente mi fa
riflettere, è che ogni parte coinvolta cerchi di gettare su altri l’ombra del
dubbio di non essere l’unica imputabile del danno. Io credo ancora nei principi
di giustizia, lealtà, moralità; voglio credere ancora che ognuno di noi abbia
una coscienza; spero ancora che un moto di dignità induca tutti coloro che si
sentono colpevoli, a chiedere finalmente
scusa, senza se e senza ma, scusa e basta, pronti a subire con altrettanta
dignità la giusta punizione.
domenica 12 febbraio 2012
Gusti morbidi e ninnoli anni '50
Esperienza mistica quella di ieri.
Il freddo attraversava qualsiasi tessuto, sciarpone, cappello. Un vento tagliente. Necessitavo di un pungente punch caldo al rhum. Me lo sono bevuto come aperitivo, mangiucchiando un'oliva gigantesca insieme ad una brioche al sesamo, ripiena di formaggio e prosciutto, e baciando di tanto in tanto Tuki.
Avevamo prenotato in un ristorante situato a Muggia, in provincia di Trieste. Si chiama "Al Ristoro", ed il nome la dice lunga.
Immerso nel verde, su di una collinetta, da dove si scorge il golfo. Rustico, caldo, con pareti di pietra, lampadari ottenuti da vecchie botti da vino, soffitti con travi a vista. Sopra l'entrata della cucina una vecchia insegna stradale, presumo risalente agli anni '50. Foto di Marilyn Monroe ovunque, sorridente. Noto un bellissimo mobile intarsiato, e sopra una miriade di ninnoli e souvenir da ogni parte del mondo. Da sotto il mobile, di tanto in tanto, sbucava un cagnolino bianco e nero, molto ubbidiente e affettuoso.
Oltre a tutti questi oggetti, anche quadri rappresentanti scenari africani coloratissimi. E poi severo, in mezzo alla parete principale, un rilievo posticcio del leone marciano di Venezia. Ma non basta. Di fianco al bar una macchina professionale stendi pasta d'epoca, perfettamente intonsa, con un avviso: "non toccare".
Improvvisamente scorgo divertita, appesa al soffitta, una vecchia palla luccicante da discoteca, stile anni '70, che ti fa pensare "ma cosa c'entra?", ma poi ti accorgi che si intona benissimo all'ambiente.
Tutto questo pout pourri di ricordi era accompagnato da un piacevole sottofondo jazz.
Sopraffatti dalla fame abbiamo ordinato.
Tra gli antipasti noto la bruschetta "La Maya", ovvero un trito di cipolle, peperoni e pomodori secchi sott'olio, da adagiare sul pane caldo. Mi ha aperto una voragine nello stomaco! Abbiamo anche ordinato una tartara, e assaggiandola capisci che non è la solita minestra. Carne tagliata al coltello, con menta e spezie che la rendono incredibilmente leggera.
I primi erano entusiasmanti. Tagliate di cavallo. Io mi sono diretta verso quella con funghi e ricotta affumicata, cottura media. Tuki invece ha ordinato un classico, rucola e grana, ben cotta. Carne saporitissima e di ottima qualità. Il tutto contornato da verdure alla griglia.
Cibo confortante, dal sapore pieno, genuino. Ti fa sentire a casa.
Dopo il caffè espresso, per scongiurare l'abbiocco da cena gustosa, sono state inevitabili quattro chiacchere con lo chef/proprietario. Uomo dalla forte personalità, pittoresco, improvvisamente ti spieghi il perchè di tutto quell'insieme di oggetti. Divertita mi sono infilata il mio morbido berretto ed insieme a Tuki mi sono nuovamente immersa nella bufera, che ha scongiurato definitivamente l'abbiocco.
By Moddy
Il freddo attraversava qualsiasi tessuto, sciarpone, cappello. Un vento tagliente. Necessitavo di un pungente punch caldo al rhum. Me lo sono bevuto come aperitivo, mangiucchiando un'oliva gigantesca insieme ad una brioche al sesamo, ripiena di formaggio e prosciutto, e baciando di tanto in tanto Tuki.
Avevamo prenotato in un ristorante situato a Muggia, in provincia di Trieste. Si chiama "Al Ristoro", ed il nome la dice lunga.
Immerso nel verde, su di una collinetta, da dove si scorge il golfo. Rustico, caldo, con pareti di pietra, lampadari ottenuti da vecchie botti da vino, soffitti con travi a vista. Sopra l'entrata della cucina una vecchia insegna stradale, presumo risalente agli anni '50. Foto di Marilyn Monroe ovunque, sorridente. Noto un bellissimo mobile intarsiato, e sopra una miriade di ninnoli e souvenir da ogni parte del mondo. Da sotto il mobile, di tanto in tanto, sbucava un cagnolino bianco e nero, molto ubbidiente e affettuoso.
Oltre a tutti questi oggetti, anche quadri rappresentanti scenari africani coloratissimi. E poi severo, in mezzo alla parete principale, un rilievo posticcio del leone marciano di Venezia. Ma non basta. Di fianco al bar una macchina professionale stendi pasta d'epoca, perfettamente intonsa, con un avviso: "non toccare".
Improvvisamente scorgo divertita, appesa al soffitta, una vecchia palla luccicante da discoteca, stile anni '70, che ti fa pensare "ma cosa c'entra?", ma poi ti accorgi che si intona benissimo all'ambiente.
Tutto questo pout pourri di ricordi era accompagnato da un piacevole sottofondo jazz.
Sopraffatti dalla fame abbiamo ordinato.
Tra gli antipasti noto la bruschetta "La Maya", ovvero un trito di cipolle, peperoni e pomodori secchi sott'olio, da adagiare sul pane caldo. Mi ha aperto una voragine nello stomaco! Abbiamo anche ordinato una tartara, e assaggiandola capisci che non è la solita minestra. Carne tagliata al coltello, con menta e spezie che la rendono incredibilmente leggera.
I primi erano entusiasmanti. Tagliate di cavallo. Io mi sono diretta verso quella con funghi e ricotta affumicata, cottura media. Tuki invece ha ordinato un classico, rucola e grana, ben cotta. Carne saporitissima e di ottima qualità. Il tutto contornato da verdure alla griglia.
Cibo confortante, dal sapore pieno, genuino. Ti fa sentire a casa.
Dopo il caffè espresso, per scongiurare l'abbiocco da cena gustosa, sono state inevitabili quattro chiacchere con lo chef/proprietario. Uomo dalla forte personalità, pittoresco, improvvisamente ti spieghi il perchè di tutto quell'insieme di oggetti. Divertita mi sono infilata il mio morbido berretto ed insieme a Tuki mi sono nuovamente immersa nella bufera, che ha scongiurato definitivamente l'abbiocco.
By Moddy
sabato 11 febbraio 2012
Pina Colada Baby!
Ancora un vento fortissimo fuori dalla finestra...
Appena sveglia, si gela, e così mi faccio un caldissimo caffè misto orzo. Misto orzo perchè il caffè puro, anche se il gusto mi piace un sacco, mi renderebbe uno scoiattolo con il mal di cuore. E schiatterei d'infarto. Ma non è ancora il caso.
Quando capisco chi sono e dove sono, dopo una notte tormetata da sogni stranissimi e svegliata da spiriti buoni che mi facevano pensare di stare per cadere dal letto, esco dalla stanza e noto di avere tutta la casa per me.
Pervasa da una strana calma e languore tipico del risveglio, mi viene un'incredibile voglia di dolce. Ieri al supermercato mi sono presa una lattina di ananas sciroppato e due vasetti di panna vegetale. Non so se vi ricordate la ricetta del post "Pesche a gennaio"... se ve la ricordate ho pensato di rivisitarla un pochino, e cimentarmi nella torta Pina Colada!
Che cosa vi serve? Allora:
- 200 gr. di farina
- 100 gr. di zucchero
- 2 uova
- 200 ml. di panna da cucina non zuccherata
- 1 bustina di lievito per dolci
- 4 cucchiai di olio di semi
- 4 cucchiai di latte di soia
- 4 cucchiai di farina di cocco
- 4 rondelle di ananas sciroppato (meglio di quello fresco perchè intriso dello sciroppo, che con la cottura rilascerà nella pasta)
Questa volta iniziate con riscaldare il forno ad una temperatura più bassa della volta scorsa perchè non vorrei che il cocco si seccasse troppo. Dunque basterà impostare il forno a 160°.
Iniziate sempre con gli ingredienti preparati già pesati pronti all'uso. Lavorate gli ingredienti liquidi separatamente da quelli secchi/polverizzati.
Iniziate mescolando lo zucchero con le uova, l'olio, la panna ed il latte. Dopodichè aggiungete il cocco e la farina setacciata insieme al lievito.
Quando avrete ottenuto una consistenza omogenea versate il contenuto in una teglia rotonda a cerniera, foderata di carta da forno. Adagiate le rondelle di ananas sopra il composto.
Infornate per 30 minuti!
Piccolo consiglio: come fate a sapere se è pronta? Infilate uno stuzzicadente in mezzo alla torta, se esce pulito senza nessuna traccia di pasta allora è pronta!
La mia torta ora è in forno. Non vedo l'ora di mangiarne un pezzetto. Intanto vado a lavare i piatti.
By Moddy
Appena sveglia, si gela, e così mi faccio un caldissimo caffè misto orzo. Misto orzo perchè il caffè puro, anche se il gusto mi piace un sacco, mi renderebbe uno scoiattolo con il mal di cuore. E schiatterei d'infarto. Ma non è ancora il caso.
Quando capisco chi sono e dove sono, dopo una notte tormetata da sogni stranissimi e svegliata da spiriti buoni che mi facevano pensare di stare per cadere dal letto, esco dalla stanza e noto di avere tutta la casa per me.
Pervasa da una strana calma e languore tipico del risveglio, mi viene un'incredibile voglia di dolce. Ieri al supermercato mi sono presa una lattina di ananas sciroppato e due vasetti di panna vegetale. Non so se vi ricordate la ricetta del post "Pesche a gennaio"... se ve la ricordate ho pensato di rivisitarla un pochino, e cimentarmi nella torta Pina Colada!
Che cosa vi serve? Allora:
- 200 gr. di farina
- 100 gr. di zucchero
- 2 uova
- 200 ml. di panna da cucina non zuccherata
- 1 bustina di lievito per dolci
- 4 cucchiai di olio di semi
- 4 cucchiai di latte di soia
- 4 cucchiai di farina di cocco
- 4 rondelle di ananas sciroppato (meglio di quello fresco perchè intriso dello sciroppo, che con la cottura rilascerà nella pasta)
Questa volta iniziate con riscaldare il forno ad una temperatura più bassa della volta scorsa perchè non vorrei che il cocco si seccasse troppo. Dunque basterà impostare il forno a 160°.
Iniziate sempre con gli ingredienti preparati già pesati pronti all'uso. Lavorate gli ingredienti liquidi separatamente da quelli secchi/polverizzati.
Iniziate mescolando lo zucchero con le uova, l'olio, la panna ed il latte. Dopodichè aggiungete il cocco e la farina setacciata insieme al lievito.
Quando avrete ottenuto una consistenza omogenea versate il contenuto in una teglia rotonda a cerniera, foderata di carta da forno. Adagiate le rondelle di ananas sopra il composto.
Infornate per 30 minuti!
Piccolo consiglio: come fate a sapere se è pronta? Infilate uno stuzzicadente in mezzo alla torta, se esce pulito senza nessuna traccia di pasta allora è pronta!
La mia torta ora è in forno. Non vedo l'ora di mangiarne un pezzetto. Intanto vado a lavare i piatti.
By Moddy
giovedì 9 febbraio 2012
Playlist Rock Anni 60/70/80
Eila..eila...ed infine..eh si pensa un pò...EHILa'!!! Per la rubrica " Playlist da sballo " sono qui oggi a farvene una da rizzare i capelli alla nonna,una raccolta dei piu' grandi pezzi del panorama Rock,Heavy Rock ed i relativi precursori ,ecc degli anni 60/70/80 ..da leccarsi i baffozzi insomma :
- AC/DC - Back in Black
- AC/DC - Highway to Hell
- AC/DC - Thunderstruck
- AC/DC - Hells Bells
- LYNYRD SKYNYRD - Sweet Home Alabama
- CREEDENCE CLEARWATER REVIVAL - Fortunate son
- CREEDENCE CLEARWATER REVIVAL - Proud Mary
- KISS - Heaven's on fire
- KISS - I was made for loving you
- SCORPIONS - Still loving you
- SCORPIONS - Wind of change
- SEX PISTOLS - Anarchy in the Uk
- SEX PISTOLS - God Save the Queen
- LED ZEPPELIN - Stairway to Heaven
- LED ZEPPELIN - Immigrant Song
- BLACK SABBATH - Paranoid
- THE WHO - My Generation
- YES - Owner of a lonely Heart
- LITTLE RICHARD - Long Tall Sally
- LITTLE RICHARD - Good Golly Miss Molly
- MOTORHEAD - Ace of spades
- GUNS N' ROSES - November Rain
- GUNS N' ROSES - Welcome to the Jungle
- NIRVANA - Smells like teen spirit
- JERRY LEE LEWIS - Great Balls on fire
- JERRY LEE LEWIS - Goin' On Whole lotta Shakin
- JERRY LEE LEWIS - Wild one
- BRUCE SPRINGSTEEN - Born in the USA
- QUEEN - Bohemian Rhampsody
- QUEEN - Tie Yout Mother Down
- AEROSMITH - Walk This way
- CHUCK BARRY - Johnny B. Goode
- DEEP PURPLE - Highway Star
- DEEP PURPLE - Child in time
- DEEP PURPLE - Lazy
- URIAH HEEP - Gypsy
- URIAH HEEP - Bird of Prey
- STEVIE NICKS - Edge of Seventeen
- TWISTED SISTER - I Wanna Rock
WORK IN PROGRESS !!! :D
By Tuki
- AC/DC - Back in Black
- AC/DC - Highway to Hell
- AC/DC - Thunderstruck
- AC/DC - Hells Bells
- LYNYRD SKYNYRD - Sweet Home Alabama
- CREEDENCE CLEARWATER REVIVAL - Fortunate son
- CREEDENCE CLEARWATER REVIVAL - Proud Mary
- KISS - Heaven's on fire
- KISS - I was made for loving you
- SCORPIONS - Still loving you
- SCORPIONS - Wind of change
- SEX PISTOLS - Anarchy in the Uk
- SEX PISTOLS - God Save the Queen
- LED ZEPPELIN - Stairway to Heaven
- LED ZEPPELIN - Immigrant Song
- BLACK SABBATH - Paranoid
- THE WHO - My Generation
- YES - Owner of a lonely Heart
- LITTLE RICHARD - Long Tall Sally
- LITTLE RICHARD - Good Golly Miss Molly
- MOTORHEAD - Ace of spades
- GUNS N' ROSES - November Rain
- GUNS N' ROSES - Welcome to the Jungle
- NIRVANA - Smells like teen spirit
- JERRY LEE LEWIS - Great Balls on fire
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- JERRY LEE LEWIS - Wild one
- BRUCE SPRINGSTEEN - Born in the USA
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- QUEEN - Tie Yout Mother Down
- AEROSMITH - Walk This way
- CHUCK BARRY - Johnny B. Goode
- DEEP PURPLE - Highway Star
- DEEP PURPLE - Child in time
- DEEP PURPLE - Lazy
- URIAH HEEP - Gypsy
- URIAH HEEP - Bird of Prey
- STEVIE NICKS - Edge of Seventeen
- TWISTED SISTER - I Wanna Rock
WORK IN PROGRESS !!! :D
By Tuki
mercoledì 8 febbraio 2012
Consigli fru fru!
Ascoltando "You go to my head" di Billie Holiday, mi accorgo che la prossima settimana è già carnevale. Ho già fatto una testa tanta al mio ragazzo e alle mie amiche con la mia intenzione di vestirmi da Frida Kahlo; dovendo fare i conti con la mia mente intricata e non volendomi vestire da qualche normale personaggio, decido che la pittrice messicana faccia al caso mio.
Ma, come dicevo nel precedente post, è anche tempo di quella simpatica festicciola consumistica di nome S.Valentino... Non mi ha mai fatto impazzire l'idea di una festa degli innamorati perchè troppo stucchevole per il mio modo di fare! Il marketing bombarda tutti di cuoricini solo il 14 e poi il nulla cosmico... I gesti d'amore vanno fatti anche a luglio!
Tralasciando il mio burbero modo di vedere le cose, vorrei lasciare ai posteri qualche consiglio per un S.Valentino (se proprio volete farvi una cenetta romantica) casalingo. Perchè casalingo?!? Ma avete sentito quanto freddo fa fuori?
Consigli per gli acquisti al maschile:
- si salvi chi può dai regali in serie, tipo peluche orribili con il cuore, della serie: "non avevo tempo, non avevo voglia di pensarci, non sapevo e ti ho preso la prima cosa che mi è capitata sotto mano"; di conseguenza lei penserà: "ecco non mi caghi". Seguiranno ulteriori seghe mentali.
- evitare i fiori, sono estremamente démodé, e solo gli anziani, che hanno visto lo sbarco degli americani in Normandia, li mandano ancora. Durano poco e di loro non rimane nessun ricordo.
- puntate piuttosto su di un foulard di seta (seta vera, non acrilico misto nylon) color ottanio (il colore dell'anno) o rosso, sempre se la vostra lei è una bella morettona (sulle bionde il rosso è un pugno nell'occhio, e a mio avviso risulta volgarotto). Andate anche piuttosto sul sicuro regalando degli orecchini (ormai vengono presi poco in considerazione, ed è un po' un peccato); mi raccomando in inverno, per i gioielli, evitate l'oro, e andate diritti sull'argento od oro bianco (per regalare oro giallo avrete tempo tutto luglio ed agosto).
- evitate di regalare vestiti, già così ci facciamo un sacco di problemi mentali sul fisico, se non ci sta il vestito in questione... apriti cielo. Ma in generale, regalare indumenti è poco elegante.
- evitate, per qualsiasi acquisto voi abbiate deciso di fare, il colore rosa! Sta bene alle bambine fino all'età di 10 anni, poi risulta ridicolo. L'unica eccezione è il rosa cipria ed il rosa antico. NO ROSA SHOCKING!
- se non avete ancora gran confidenza con la ragazza in questione, evitate di regalare profumi. I suoi gusti olfattivi li capirete con il tempo.
- non serve spendere un occhio della testa, quello che colpisce è la personalizzazione. Qualcosa che rimanga strettamente personale.
- regali graditissimi? Biglietti per il teatro! E din din din 1000 punti!
Consigli per gli acquisti al femminile:
- puntate su qualcosa di estremamente utile, perchè sennò alla prima occasione lo buttano sotto il letto e se lo dimenticano.
- niente cose pucciose, pucciolose, cicciolose. Lo so benissimo che certe donne alla lettura ne saranno tentatissime ma NO! Non apprezzano.
- se il vostro lui è un tipo musicale, un bel cd personalizzato potrebbe essere gradito. Se siete iper tecnologiche potete scaricare i suoi brani preferiti direttamente sull' iphone, ipad, ipod, insomma ci siamo capite...
- di solito gli uomini vengono attratti da robe tecnologiche (le chiamo robe perchè tante volte neanche io so cosa siano e a che cosa servano).
- se state con un tipo sportivo, un biglietto per la sua squadra del cuore sarà graditissimo.
Ora passiamo alla cena:
tentate di restare leggeri quando si parla di cenetta romantica a due. Non è molto elegante strafogarsi come se non aveste mai visto cibo in vita vostra davanti al/la vostro/a prediletto/a. Dunque consiglio:
- risottino al radicchio rosso tardivo di Treviso: vi serviranno 150 gr. di riso carnaroli. Sminuzzate finemente una cipolla rossa di tropea e lasciatela imbiondire con un filo d'olio evo. Quando sarà abbastanza morbida aggiungete il riso e lasciatelo tostare, mescolando sempre. Intanto tagliate a julienne il radicchio e aggiungetelo al riso tostato. Finite il risotto aggiungendo acqua calda, fino a che non sarà cotto al dente e avrà la tipica consistenza ad onda. Chiudete il fuoco e mantecatelo con qualche pezzetto di formaggio Castelmagno.
- filetto di cavallo alla griglia: non spaventatevi, è estremamente facile da preparare. Prima di tutto scaldate la piastra a fuoco lento ma deve diventare bollente! Massaggiate i filetti con olio evo e una spruzzatina di pepe misto (rosa, nero, bianco e verde) su entrambe le parti. Quando la piastra è pronta, aumentate il fuoco e adagiatevi sopra i filetti; cuocendoli su di una griglia incandescente la superficie della carne si cauterizzerà, i succhi rimarranno al centro e la carne rimarrà morbida. Bastano 5 minuti per parte. Poi ovviamente dipende dai gusti. Il sale va aggiunto solo alla fine, se messo in cottura faciliterà la fuoriuscita dei liquidi e dunque l'indurimento della carne.
- ciuffi di radicchio rosso tardivo trevigiano al forno: tagliate le radici che rimangono in fondo ai ciuffi, tagliateli a metà o in quarti e disponeteli su una placca foderata di carta da forno. Aggiungete un filo d'olio evo per ogni ciuffo e sale aromatizzato (a me piace quello alla curcuma, ma anche alle erbette fini). Lasciate che appassiscano in forno per 20 minuti, più o meno.
- spuma di frutta: vi serviranno solo 200 ml. di panna vegetale da montare già zuccherata, due banane e scaglie di cioccolato fondente al 75%. Montate la panna fino ad ottenere una consistenza lenta, non perfettamente soda. Schiacciate le banane fino ad ottenere una crema; aggiungete qualche goccia di limone per evitare che anneriscano. Unite i due composti fino ad ottenere un composto omogeneo e disponete la spuma in coppette di vetro. Spolverate la superficie con qualche scaglia di cioccolato fondente e lasciatela riposare in frigo.
E poi... viva l'amour!
By Moddy
Ma, come dicevo nel precedente post, è anche tempo di quella simpatica festicciola consumistica di nome S.Valentino... Non mi ha mai fatto impazzire l'idea di una festa degli innamorati perchè troppo stucchevole per il mio modo di fare! Il marketing bombarda tutti di cuoricini solo il 14 e poi il nulla cosmico... I gesti d'amore vanno fatti anche a luglio!
Tralasciando il mio burbero modo di vedere le cose, vorrei lasciare ai posteri qualche consiglio per un S.Valentino (se proprio volete farvi una cenetta romantica) casalingo. Perchè casalingo?!? Ma avete sentito quanto freddo fa fuori?
Consigli per gli acquisti al maschile:
- si salvi chi può dai regali in serie, tipo peluche orribili con il cuore, della serie: "non avevo tempo, non avevo voglia di pensarci, non sapevo e ti ho preso la prima cosa che mi è capitata sotto mano"; di conseguenza lei penserà: "ecco non mi caghi". Seguiranno ulteriori seghe mentali.
- evitare i fiori, sono estremamente démodé, e solo gli anziani, che hanno visto lo sbarco degli americani in Normandia, li mandano ancora. Durano poco e di loro non rimane nessun ricordo.
- puntate piuttosto su di un foulard di seta (seta vera, non acrilico misto nylon) color ottanio (il colore dell'anno) o rosso, sempre se la vostra lei è una bella morettona (sulle bionde il rosso è un pugno nell'occhio, e a mio avviso risulta volgarotto). Andate anche piuttosto sul sicuro regalando degli orecchini (ormai vengono presi poco in considerazione, ed è un po' un peccato); mi raccomando in inverno, per i gioielli, evitate l'oro, e andate diritti sull'argento od oro bianco (per regalare oro giallo avrete tempo tutto luglio ed agosto).
- evitate di regalare vestiti, già così ci facciamo un sacco di problemi mentali sul fisico, se non ci sta il vestito in questione... apriti cielo. Ma in generale, regalare indumenti è poco elegante.
- evitate, per qualsiasi acquisto voi abbiate deciso di fare, il colore rosa! Sta bene alle bambine fino all'età di 10 anni, poi risulta ridicolo. L'unica eccezione è il rosa cipria ed il rosa antico. NO ROSA SHOCKING!
- se non avete ancora gran confidenza con la ragazza in questione, evitate di regalare profumi. I suoi gusti olfattivi li capirete con il tempo.
- non serve spendere un occhio della testa, quello che colpisce è la personalizzazione. Qualcosa che rimanga strettamente personale.
- regali graditissimi? Biglietti per il teatro! E din din din 1000 punti!
Consigli per gli acquisti al femminile:
- puntate su qualcosa di estremamente utile, perchè sennò alla prima occasione lo buttano sotto il letto e se lo dimenticano.
- niente cose pucciose, pucciolose, cicciolose. Lo so benissimo che certe donne alla lettura ne saranno tentatissime ma NO! Non apprezzano.
- se il vostro lui è un tipo musicale, un bel cd personalizzato potrebbe essere gradito. Se siete iper tecnologiche potete scaricare i suoi brani preferiti direttamente sull' iphone, ipad, ipod, insomma ci siamo capite...
- di solito gli uomini vengono attratti da robe tecnologiche (le chiamo robe perchè tante volte neanche io so cosa siano e a che cosa servano).
- se state con un tipo sportivo, un biglietto per la sua squadra del cuore sarà graditissimo.
Ora passiamo alla cena:
tentate di restare leggeri quando si parla di cenetta romantica a due. Non è molto elegante strafogarsi come se non aveste mai visto cibo in vita vostra davanti al/la vostro/a prediletto/a. Dunque consiglio:
- risottino al radicchio rosso tardivo di Treviso: vi serviranno 150 gr. di riso carnaroli. Sminuzzate finemente una cipolla rossa di tropea e lasciatela imbiondire con un filo d'olio evo. Quando sarà abbastanza morbida aggiungete il riso e lasciatelo tostare, mescolando sempre. Intanto tagliate a julienne il radicchio e aggiungetelo al riso tostato. Finite il risotto aggiungendo acqua calda, fino a che non sarà cotto al dente e avrà la tipica consistenza ad onda. Chiudete il fuoco e mantecatelo con qualche pezzetto di formaggio Castelmagno.
- filetto di cavallo alla griglia: non spaventatevi, è estremamente facile da preparare. Prima di tutto scaldate la piastra a fuoco lento ma deve diventare bollente! Massaggiate i filetti con olio evo e una spruzzatina di pepe misto (rosa, nero, bianco e verde) su entrambe le parti. Quando la piastra è pronta, aumentate il fuoco e adagiatevi sopra i filetti; cuocendoli su di una griglia incandescente la superficie della carne si cauterizzerà, i succhi rimarranno al centro e la carne rimarrà morbida. Bastano 5 minuti per parte. Poi ovviamente dipende dai gusti. Il sale va aggiunto solo alla fine, se messo in cottura faciliterà la fuoriuscita dei liquidi e dunque l'indurimento della carne.
- ciuffi di radicchio rosso tardivo trevigiano al forno: tagliate le radici che rimangono in fondo ai ciuffi, tagliateli a metà o in quarti e disponeteli su una placca foderata di carta da forno. Aggiungete un filo d'olio evo per ogni ciuffo e sale aromatizzato (a me piace quello alla curcuma, ma anche alle erbette fini). Lasciate che appassiscano in forno per 20 minuti, più o meno.
- spuma di frutta: vi serviranno solo 200 ml. di panna vegetale da montare già zuccherata, due banane e scaglie di cioccolato fondente al 75%. Montate la panna fino ad ottenere una consistenza lenta, non perfettamente soda. Schiacciate le banane fino ad ottenere una crema; aggiungete qualche goccia di limone per evitare che anneriscano. Unite i due composti fino ad ottenere un composto omogeneo e disponete la spuma in coppette di vetro. Spolverate la superficie con qualche scaglia di cioccolato fondente e lasciatela riposare in frigo.
E poi... viva l'amour!
By Moddy
martedì 7 febbraio 2012
Per tutti gli innamorati, si avvicina S.Valentino...
Il Profeta
"Amatevi l'un l'altro, ma non fatene una prigione d'amore:
piuttosto vi sia tra le rive delle vostre anime un moto di mare.
Riempitevi a vicenda le coppe, ma non bevete da una coppa sola.
Datevi cibo a vicenda, ma non mangiate lo stesso pane.
Cantate e danzate insieme e siate giocondi,
ma ognuno di voi sia solo.
Come sole sono le corde del liuto,
sebbene vibrino di una musica eguale."
di Gibran Kahlil Gibran (1923)
"Amatevi l'un l'altro, ma non fatene una prigione d'amore:
piuttosto vi sia tra le rive delle vostre anime un moto di mare.
Riempitevi a vicenda le coppe, ma non bevete da una coppa sola.
Datevi cibo a vicenda, ma non mangiate lo stesso pane.
Cantate e danzate insieme e siate giocondi,
ma ognuno di voi sia solo.
Come sole sono le corde del liuto,
sebbene vibrino di una musica eguale."
di Gibran Kahlil Gibran (1923)
domenica 5 febbraio 2012
Con le parole di Caravaggio.
"... Hieri dopo doi jorni e doi notti di pioggia passando per lo chiostro de lo convento per caso ebbi a rimirar una testa d'homo che parea decollata dentro una pozza d'acqua. Irsuta, di sotto a li baffi scomposti tenea la bocca aperta come per grave dolore e vedevansi li denti guasti e gialli. A un movimento che feci anco la testa nella pozza si mosse et allora capii essere io. Non eromi riconosciuto..."
(Michelangelo Merisi, il Caravaggio )
tratto da "Il colore del Sole" di Andrea Camilleri
Credo che Caravaggio, a mio modesto parere, sia stato un artista capace di riprodurre, con della semplice pittura, delle emozioni crude, toccanti, angoscianti; i suoi quadri non risultano mai sterili. Le espressioni risultano estremamente ed inquietantemente veritiere. Le figure nitide e pulite mi scuotono. Riescono a colpirmi nel profondo...
By Moddy
(Michelangelo Merisi, il Caravaggio )
tratto da "Il colore del Sole" di Andrea Camilleri
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"Adorazione dei pastori" Caravaggio olio su tela 1609 |
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"Giuditta e Oloferne" Caravaggio olio su tela 1599 |
Credo che Caravaggio, a mio modesto parere, sia stato un artista capace di riprodurre, con della semplice pittura, delle emozioni crude, toccanti, angoscianti; i suoi quadri non risultano mai sterili. Le espressioni risultano estremamente ed inquietantemente veritiere. Le figure nitide e pulite mi scuotono. Riescono a colpirmi nel profondo...
By Moddy
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