mercoledì 13 marzo 2013

Accidia: uno dei sette vizi capitali.



Definizione del dizionario Devoto-Oli: “Avversione all’operare, associata all’idea di tedio (noia) oltre che a quella di neghittosità (inerzia permanente)”.
Bisognerebbe intanto capire se la pigrizia ha ancora ragione d’essere considerata un vizio ai giorni nostri, oppure no. Se l’inattività non produce nessun danno al prossimo, è preferibile ad un’attività che risulti negativa; ma certamente produce un danno  ad almeno  una persona, a colui che è vittima della propria pigrizia. E’ difficile però pensare che qualcuno possa essere tanto pigro in una società frenetica come quella attuale, anche se non si vorrebbe, si  è costretti ad agire indotti dalle circostanze. Difficilmente si ha la possibilità di cullarsi  in “un dolce far niente”, obblighi, scadenze, appuntamenti  fanno  parte della quotidianità dalla quale si vorrebbe scappare ogni tanto,  ma raramente si può.
Invece si potrebbe riflettere sulla difficoltà di affrontare le banalità della consuetudine, della ripetitività delle attività giornaliere, della staticità di situazioni che non si ha l’opportunità di cambiare; questo porterebbe  ad una sorta di alienazione dalla vita, con la conseguente rinuncia a combattere  dandosi per vinti.
Se è questo che si intende per accidia, allora è proprio da identificare nel “mal di vivere” moderno che attanaglia e paralizza tante persone, che conduce alla depressione, che impedisce di progettare il futuro e di provare gratitudine per quello che già si possiede, che ognuno di noi ha sicuramente, poco o tanto che sia.
Se al contrario si esamina la questione con un po’ d’indulgenza, credo di poter affermare che forse a volte può essere persino  auspicabile crogiolarsi un po’ nella pigrizia, proprio per avere  il tempo di riappropriarsi delle sensazioni che non ricordiamo più di poter provare, sentire il suono della pioggia che cade, guardare le nuvole  nel cielo, ammirare un fiore, assaporare il gusto del primo frutto di stagione.     

Ritrovare l’entusiasmo per le piccole conquiste quotidiane, senza pretese, ma con la volontà di non lasciarsi sopraffare dal pessimismo, facendo ogni giorno un piccolo passo avanti, sarebbe già una vittoria, un modo per vedere il mondo un po’ più rosa.





1 commento:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina