venerdì 22 febbraio 2013

Danze Bollywood!

Oggi vorrei parlarvi della mia nuova passione! Ovvero la danza indiana in stile Bollywood!
Tempo fa una mia amica, insegnante di danza Tribal Fusion, mi fece sapere che si sarebbe esibita in una serata organizzata in un locale in centro città. Mi disse che oltre a lei si sarebbe esibita anche un'insegnante di danze Bollywood. Così io e le mie amiche, spinte dalla curiosità decidemmo di passare una serata diversa dal solito.
Fu un colpo di fulmine! Mi innamorai a prima vista delle danze indiane!
In genere io adoro ballare e ho un buon orecchio, ma in passato non ho mai pensato di iscrivermi ad un corso specifico. Ma questa volta fui talmente colpita da questa particolare ed insolita (per noi occidentali) danza che decisi di andare alla lezione di prova.
Parlando da neofita posso dire che colpisce l'estrema eleganza dei movimenti che allo stesso tempo sanno essere anche molto sensuali.
La lezione inizia con il riscaldamento dedicato detto "Bhangra", riprende alcuni passi tipici delle danze indiane accompagnati da musica molto ritmata. Ci vuole molto fiato e resistenza!
Dopo il riscaldamento, per riprendere fiato si ripassano i "Mudra", ovvero i movimenti specifici delle mani che vanno a rappresentare animali od oggetti, come le foglie, la luna, l'acqua, il fiore di loto, le api, il serpente, etc. Questi movimenti sono molto importanti perchè nelle coreografie raccontano una storia.
La maestra di danza ci ha insegnato una canzone che i bambini indiani cantano per imparare a memoria i vari Mudra, così risulta più facile ricordaseli perchè sono davvero tanti!

Ora stiamo preparando una coreografia per il saggio di fine maggio! Racconta la storia di una ninfa molto vanitosa, che si specchia, si lava con la luce di luna, si adorna con i vari gioielli e copricapi e si pavoneggia con le altre ninfe, essendo lei la più bella.
Qui di seguito il video di una canzone presente nel repertorio del nostro futuro saggio. Proviene dalle musiche di un film Bollywood molto famoso, "Barsaat" del 2005.



Nei prossimi post vi racconterò le novità apprese durante le lezioni!

Buon weekend a tutti!




lunedì 18 febbraio 2013

Sci di fondo a Valbruna



Finalmente ho avuto l’occasione di provare lo sci di fondo, era già da un po’ che ci pensavo, visto che lo sci alpino per me è off limit, a causa  di qualche problemuccio con la schiena, devo assolutamente evitare ogni rischio  di cadute rovinose! Però non credevo che fosse così faticoso! Una sfacchinata tremenda, ma veramente gratificante e piacevole, si attivano praticamente tutti i muscoli delle braccia, per spingersi in avanti, e delle gambe, per mantenere l’equilibrio.
Nella piana di Valbruna, vicino a Tarvisio in provincia di Udine, c’è una pista didattica facile di 4 km, con un punto  di noleggio attrezzatura, costo 14 € per il completo al giorno, ticket giornaliero pista 6 €, e lezioni con i maestri della Scuola Valcanale a partire da 30 € all’ora. Nei paraggi ci sono altre piste facili o medie per i più esperti.




A causa della fatica sono riuscita a fare solo due volte il percorso durante una stupenda mattinata di sole, ma è stato molto stimolante perché ho potuto  godere del panorama circostante delle Alpi Giulie con tranquillità, senza la frenesia della velocità e la confusione della ressa, come avviene sulle piste dello sci alpino in particolare durante i fine settimana.




Nel paese di Malborghetto Valbruna  in via Nazionale n.57, vicino alla pista di fondo, c’è un laboratorio artigianale da visitare assolutamente, “I dolci di Irma”, che produce i dolci tipici più  buoni della zona, krapfen, torta al cioccolato (Sacher), strudel di mele, dolce di ricotta e sambuco, biscotti speziati, confetture di frutta fresca, e tanti altri prodotti confezionati  freschi quotidianamente, una vera delizia e una meritata gratificazione dopo qualche ora di sport!   
Nelle vicinanze, a Camporosso, si trova la funivia che porta al Santuario Mariano del Monte Lussari, un luogo magico e intenso, a più di 1700 m di altitudine, da dove si possono individuare le cime innevate di Italia, Austria e Slovenia, meta di pellegrinaggi dei tre popoli già dal 16° secolo, e da dove parte anche la pista sciistica di Prampero, con quasi  1000 m di dislivello fino a valle. D’estate si può percorrere a piedi il sentiero di ritorno a Camporosso della durata di circa 1 ora e mezza.
Spero di riuscire a tornare presto per fare un po’ di pratica, visto fare dagli altri lo sci di fondo sembra molto più facile di quello che è in realtà, ma bisogna perseverare per ottenere dei risultati! Meditate, gente, meditate!   



venerdì 15 febbraio 2013

Buon viaggio 2012 DA 14!



Oggi, venerdì 15 febbraio 2013, sta passando molto vicino alla Terra un asteroide definito 2012 DA 14, individuato l’anno scorso dagli studiosi dell’Osservatorio di Maiorca in Spagna. Sapendo esattamente il punto dove guardare, sarebbe possibile osservarlo per qualche minuto dall’Italia alle ore 20.43, ma solo con un binocolo o un telescopio.
La  sua traiettoria verrà modificata dalla gravità terrestre,  rendendo così più difficile calcolare il prossimo incontro ravvicinato con il nostro pianeta.
La pioggia di meteoriti che si è invece abbattuta questa mattina sulla regione degli Urali in Russia, non ha alcun legame con l’asteroide.
E’ affascinante pensare da dove provenga e dove stia andando 2012 DA 14, quanti mondi abbia sfiorato e quanta parte di universo sia destinato a visitare. Il mistero più grande che l’essere umano vorrebbe svelare è proprio l’origine dello spazio cosmico, le sue dimensioni, la struttura che lo compone.
Le varie teorie sperimentali della fisica quantistica, come la teoria delle stringhe, tanto complicate quanto straordinarie, ipotizzano un universo completamente diverso da quello che vediamo nella nostra dimensione umana, potrebbe esistere una realtà a noi invisibile perché talmente piccola da non essere misurabile con nessuno strumento a noi noto finora. I tentativi di studiare gli atomi, come avviene al laboratorio europeo di ricerca nucleare Cern di Ginevra, stanno appena scalfendo la superficie dell’enorme vastità dell’enigma.
Potrebbe addirittura essere possibile viaggiare nello  spazio attraverso tunnel temporali, vivere vite parallele, se fosse possibile dimostrare che esistono anche altre dimensioni oltre a quelle che siamo in grado di riconoscere.
Mi piacerebbe approfondire questi argomenti, purtroppo sono troppo complessi per le mie capacità di comprensione, d'altronde ci sono intere generazioni di scienziati che hanno impiegato tutta la loro esistenza per studiare i vari fenomeni.    
Chissà cosa ci riserva il futuro, e chissà se qualcuno sarà mai tanto fortunato da arrivare a capire la vera essenza dell’universo.
“L’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l’immaginazione abbraccia il mondo, stimolando il progresso, facendo nascere l’evoluzione.” Albert Einstein




Il pensiero degli ospiti

lunedì 11 febbraio 2013

Il Paradiso (forse) esiste.



Veramente affascinante l’esperienza raccontata dall’affermato neurochirurgo americano laureato ad Harvard dr. Eben Alexander, che nel 2008, in seguito ad un attacco di meningite batterica all’età di 55 anni, è rimasto in coma per sette giorni.
Durante questo lasso di tempo dagli esami TAC effettuati non fu riscontrata alcuna attività della corteccia cerebrale, la parte che controlla il pensiero umano e le emozioni; le possibilità di sopravvivenza erano del 2%, comunque senza alcuna possibilità di guarigione, nella migliore delle ipotesi sarebbe rimasto in uno stato di coma neurovegetativo. Invece è accaduto il miracolo: al suo risveglio è riuscito a recuperare ogni facoltà mentale e fisica e a riprendere il suo lavoro dopo pochi mesi, con grande stupore suo e di tutti i suoi colleghi.  
Durante la lunga carriera di medico specializzato in neurochirurgia era sempre stato molto scettico riguardo alle esperienze di pre-morte riportate dai suoi pazienti, ma quello che racconta nel suo libro “Proof of  heaven” (“La prova del paradiso”) è di aver visto l’aldilà mentre il suo cervello era inattivo e irrimediabilmente compromesso dal profondo stato di coma.
Inizialmente ha visualizzato un ambiente buio e inospitale, dove si sentivano dei rumori metallici, poi, attraverso una spirale di bianca luce abbagliante, è approdato in un luogo meraviglioso, un cielo azzurro pieno di nuvole, farfalle dai colori nitidi e brillanti e strane creature luminose ed evanescenti; percependo una stupenda melodia, è stato accolto da una bellissima donna che lo ha rassicurato e si è sentito avvolto da un’atmosfera d’amore e di beatitudine, con la consapevolezza di essere al cospetto del divino, di essere parte di una divinità diffusa in tutte le cose circostanti, diversa da tutte le possibili credenze religiose a cui avrebbe potuto fare riferimento.

Il dottor Alexander era stato adottato dalla famiglia nella quale ha vissuto serenamente la sua infanzia,  poco tempo prima della sua malattia aveva deciso di rintracciare la madre biologica, che però si è rifiutata d’incontrarlo, causando in lui uno sconfortante senso d’inadeguatezza e di vuoto che non poteva colmare neppure con la fede, non essendo credente.
Oggi è un uomo credente che si sente amato non solo dalla moglie e dai due figli che gli sono sempre stati vicino, ma anche da qualcuno o qualcosa che gli ha dato una confortante conoscenza che ha voluto condividere con tutti coloro che vorranno credergli.
Qualsiasi possa essere l’opinione personale relativa a questo delicato argomento, è consolante la possibilità di scegliere di credere all’esistenza di un mondo ultraterreno che sia accogliente e puro, nel quale trovare la vera armonia universale, la pace, la comprensione e il piacere di amare e di essere amati, senza condizioni, non sentendosi mai più soli.          


Il pensiero degli ospiti


 

sabato 2 febbraio 2013

Un po' di musica!



Bellissimo il singolo di David Bowie "Where are we now?", pubblicato l’8 gennaio 2013 in occasione del suo sessantaseiesimo compleanno. L’album che lo conterrà, “The next day”, sarà il 30° registrato in studio e uscirà il prossimo 11 marzo, dopo dieci anni dal suo ultimo album.
Il video musicale è stato diretto da Tony Oursler, vi appare anche sua moglie, la pittrice Jacqueline Humphries, sullo sfondo scorrono le immagini del periodo che David Bowie trascorse a Berlino ovest, tra il 1976 e il 1977.
Il testo ricorda alcune parti della città, Potsdamer Platz, Dschungel, Nurnberger Strasse, KaDeWe, Bosebrucke, dove si intratteneva un Bowie trentenne, che aveva scelto la capitale tedesca perché “Berlino ha la strana capacità di farti scrivere solo le cose importanti…..”; uno dei suoi più famosi singoli “Heroes”(1977) immagina una romantica storia d’amore tra due ragazzi a pochi passi dal muro, che fortunatamente oggi non esiste più.
“Where are we now?” è una ballata sentimentale e commovente, che non tocca solo il cuore dei fans, ma  richiama il pensiero alla nostalgica poesia di un tempo lontano anche di chi non lo ha vissuto; l’abilità di creare l’atmosfera sognante e fragile di personali ricordi impressi a fuoco nella mente di chiunque abbia memoria di sé, è un esercizio d’arte raro e prezioso.  
Il Duca Bianco (il soprannome di David Bowie) è sempre stato un anticonformista, non ha mai ceduto ad alcuna regola commerciale, scrive e si esibisce come e quando vuole, si è rifiutato anche di partecipare alla cerimonia d’inaugurazione dei Giochi Olimpici di Londra l’anno scorso, ma per fortuna ha ancora qualcosa da dire e la voglia di farlo a 66 anni!
Benedetti siano i suoi geni!





Di tutt'altro genere ma estremamente energetico e trascinante il brano "Can't hold us", inserito nell'album "The Heist" uscito nell'ottobre 2012, inciso dal gruppo hip hop di Seattle, Macklemore and Ryan Lewis.



Buon ascolto!