martedì 29 gennaio 2013

"La pietra di Luna" di Wilkie W. Collins



Gironzolando in una libreria ho notato per caso una copia a poco prezzo di questo famoso romanzo considerato il primo giallo della storia scritto nel 1868 in Inghilterra; ho pensato di trascorrere qualche noiosa serata invernale in compagnia di un classico non impegnativo, ma non immaginavo che mi sarei appassionata così tanto da non vedere l’ora di scoprire il mistero del furto del prezioso diamante giallo, che è il fulcro di tutta la storia.
Questa viene narrata dai vari personaggi coinvolti, a titolo di testimonianze dirette;  il risultato è il graduale dipanarsi di una matassa che il lettore non ha difficoltà a seguire, con descrizioni esaurienti, un linguaggio ironico e lezioso, non manierato, ma romantico, come era d’uso all’epoca, sorvolando sulle scene di  violenza o sensualità, come dettava lo stile degli scrittori vittoriani.
Sono ben delineate le caratteristiche di ognuno dei protagonisti, con grande risalto ai ruoli di coloro che facevano parte dell’alta società, distanti dai “comuni mortali” al  loro servizio, comunque  indispensabili; rendono la trama particolarmente intrigante i riferimenti all’uso dell’oppio e al culto religioso di esotiche divinità asiatiche, temi di gran moda in quel periodo.   

E’ un libro piuttosto lungo, circa seicento pagine, la prima volta infatti era stato pubblicato a puntate su una rivista, ma è molto scorrevole, al contrario  di certi complicatissimi romanzi polizieschi moderni che a volte rendono difficile seguirne l’intrigo troppo articolato e dispersivo.

Per gli amanti del giallo, un classico da non perdere!

Buona lettura!


martedì 15 gennaio 2013

"Amore e sesso nell'antica Roma" di Alberto Angela


Ho appena finito di leggere l'ultimo libro di Alberto Angela. In passato ho letto anche "Una giornata nell'antica Roma". Ho sempre apprezzato il suo modo semplice e diretto di spiegare le cose e anche in questo libro non si è smentito.
Il figlio del famoso Piero ha avuto un compito arduo questa volta, spiegare ai più tutti i particolari delle abitudini sessuali degli antichi romani.
Del passato si studiano di solito altri aspetti, come gli eventi catastrofici, le guerre e le varie dinamiche tra i popoli, tralasciando la normale quotidianità; di conseguenza i popoli antichi, nel tempo, sono stati avvolti da una sorta di aura misteriosa, quasi non fossero stati umani tali e quali a noi.
Dopo aver svolto un'accurata ricerca nei siti di Pompei e aver interpretato testi antichi trattanti il tema della sessualità, Alberto è riuscito a delineare in modo abbastanza particolareggiato il mondo dell'amore di 2000 anni fa.
Gli argomenti sono vari ma intrecciati da una trama romanzata arricchita da versi quasi poetici, il che rende le pagine di questo libro piacevolmente scorrevoli.
I temi trattati variano dall'amore romantico, alla descrizione del rito del matrimonio in  quell'epoca, alla prostituzione, ai simboli scaramantici, ai riti di corteggiamento, alla pedofilia.
Anche i temi più scabrosi sono stati trattati con estrema delicatezza e attendibilità accademica.
Dalle pagine di questo libro si evince l'estrema passionalità con la quale gli antichi romani vivevano la quotidianità. Mettevano in pratica in ogni ambito della vita il detto "Carpe Diem", questo perché l'aspettativa di vita si aggirava intorno ai 35 anni, dunque dovevano godere appieno del poco tempo a disposizione.
 
L'ho letto tutto d'un fiato in pochi giorni.
Buona lettura!

domenica 13 gennaio 2013

Superbia: uno dei sette vizi capitali



Definizione del dizionario Devoto-Oli: “Radicata convinzione della propria superiorità (reale o presunta)”


Interpretazione visiva della superbia

 E’ molto frequente vedere comportamenti che possono far pensare ad un modello di vita che non corrisponde alla realtà, ma il voler far credere ciò che non esiste e vantarsene è un atteggiamento tipico che porta sicuramente alla superbia.
Chiunque si può sentire speciale in alcuni momenti, ma colui che si sente migliore degli altri solo per il fatto di esistere, è destinato ad avere una cocente delusione, prima o poi.
Comunque è molto facile che, in caso di bisogno, la superbia si tramuti in servilismo, proprio perché non si basa sulla consapevolezza delle proprie reali capacità, bensì sul desiderio cieco di raggiungere a qualsiasi costo una posizione privilegiata a cui si ritiene aver diritto.
Maggiore è l’arroganza di chi si auto esalta, minore è l’obiettività, cosicché si possono commettere errori fatali e precipitare nell’oblio.
L’indifferenza altrui è il peggior castigo dei superbi, che hanno bisogno di farsi adulare per trovare la realizzazione di sé.
Ma quando il legittimo impulso umano a primeggiare diventa superbia? Forse quando si ha timore che gli altri siano veramente migliori, nonostante qualsiasi sforzo non si riesce a raggiungere l’eccellenza, così si negano vigliaccamente le doti altrui allo scopo di attirare l’attenzione su di sé, svilendo i grandi traguardi ottenuti dagli altri si enfatizzano le proprie piccole conquiste.


Superbi si nasce o si diventa? Secondo me un po' l'uno e un po' l'altro, non necessariamente è un difetto permanente, credo si possa anche imparare ad esserlo per imitazione, in particolare indotti dai falsi miti della ricchezza e del consumismo, o disimparare, ma c'è sempre il rischio di una ricaduta!

giovedì 3 gennaio 2013

Le terme di Warmbad a Villach in Austria



Da Tarvisio, dopo Coccau percorrendo la statale, si passa il confine italiano e si entra in Austria.
Continuando sulla strada statale 83 non è necessario acquistare la “vignette”, obbligatoria in autostrada, ma bisogna fare attenzione perché entrambi i segnali stradali sono di colore blu.
Arrivati a Warmbad si parcheggia l’automobile in un ampio piazzale, la sosta si pagherà alla reception delle piscine all’uscita, con il biglietto d’ingresso. Il costo è di 14€ per tre ore, di 19,50€ per l’intera giornata,  a persona.
Si viene forniti di un pratico “orologino” di plastica che serve a chiudere l’armadietto dello spogliatoio, con un sistema d’identificazione del numero relativo, con il vantaggio di non rischiare di perdere eventuali chiavi nelle tasche dell’accappatoio!
Non è obbligatoria la cuffia in testa, liberi e felici! Gli asciugacapelli sono utilizzabili gratuitamente!
Al terzo piano dell’impianto c’è la piscina sportiva con le corsie di nuoto; al piano terra si trova invece la zona divertimento con scivoli, aree idromassaggio, cromo terapia e getti d’acqua; c’è anche una piscina esterna dalla quale si può godere del paesaggio circostante; si possono inoltre effettuare massaggi , saune e hammam nel centro benessere.
Per fare uno spuntino si può entrare in ciabatte ed accappatoio nel comodo ristorante annesso.
L’acqua è piacevole e salutare, in particolare per il sistema scheletrico e muscolare.
A volte è proprio necessario dedicare un po’ di tempo a se stessi, magari divertendosi come bambini, almeno ogni tanto!